La musica degna di un Re. Carlo pubblica la sua playlist: "Ascolto Bob Marley e Kylie Minogue"
Il sovrano condivide le "canzoni della vita". C’è tutto il Commonwealth, compresa la cantante australiana

Non di sola Pomp and Circumstance vive la monarchia britannica. O, almeno, questo sembra essere il messaggio affidato da re Carlo a "The King’s Music Room, il programma di Apple Music in cui il sovrano ha condiviso la sua personalissima playlist accantonando per una volta Parry, Stanford, Elgar, spaziando dalla dance di Kylie Minogue aal pop di Raye, dalla disco di Grace Jones all’afrobeat di Davido. Certo, fa un certo effetto sentire fuori dalle finestre di Buckingham Palace la banda reale accompagnare il cambio della guardia con le note Could You Be Loved di Bob Marley come accade nel trailer di The King’s Music Room, che vede sua maestà parlare delle sue passioni musicali seduto dietro nel suo ufficio con accanto l’insegna luminosa "on air" accesa.
Ma il Commonwealth Day – celebrazione dell’organizzazione intergovernativa nata nel 1926 dalle ceneri dell’Impero britannico, di cui fanno parte 56 Paesi tra cui Regno Unito, Canada, India, Pakistan, Sudafrica, Australia, Nuova Zelanda – bussa alle porte e il desiderio di rendere l’evento più inclusivo possibile aprendosi a suoni e culture degli ex possedimenti coloniali allarga gli orizzonti regali pure alla canzone. Nessuna sorpresa, comunque, per la presenza nella playlist del re del reggae, come ricordano gli incontri del futuro sovrano con Rita Marley e dall’inclusione della casa-museo di Bob nel programma della visita di stato a Kingston nel 2008.
La lista definitiva dei brani preferiti arriverà solo lunedì, giorno delle celebrazioni e della messa in onda della trasmissione, intanto il settantaseienne Charles, giacca, cravatta e pochette, spiega nel video che la musica per lui ha sempre significato molto. "So che è così anche per molti altri", dice. "Ha la straordinaria capacità di far riaffiorare ricordi felici dai recessi più profondi della nostra memoria, di confortarci nei momenti di tristezza e di portarci in luoghi lontani. Ma, soprattutto, è forse in grado di sollevare il nostro spirito a tal punto, e a maggior ragione quando ci riunisce per festeggiare. In altre parole, ci porta la gioia".
Se nel 2016 sua madre Elisabetta II aveva rivelato, al programma radiofonico di Bbc 2 Our Queen: 90 Musical Years, che le sue canzoni preferite erano Oklahoma! di Howard Keel, Anything You Can Do (Annie get your gun) di Dolores Gray e Bill Johnson, ma anche Sing di Gary Barlow, Cheek to Cheek di Fred Astaire e The White Cliffs of Dover di Vera Lynn, il figlio, predilige altri ascolti, come peraltro si era già intuito due anni fa, quando il dipartimento britannico per la Cultura, Media e Sport aveva rilasciato su Spotify una "playlist dell’incoronazione" con 27 canzoni. E fra queste c’erano Treat People With Kindness di Harry Styles, Starry Eyed di Ellie Goulding, A Sky Full of Stars dei Coldplay, Celestial di Ed Sheeran, Let’s Dance di David Bowie, Say You’ll Be There delle Spice Girls, We are the champions dei Queen, Running up that hill (A deal with God) di Kate Bush e, naturalmente, Come together dei Beatles. D’altronde per un sovrano britannico i mondi dell’hit-parade rimangono qualcosa d’inevitabile come l’universo di James Bond.