La Giornata Parlamentare. La questione MES agita il Governo. Agcom richiama la Rai sui referendum
Il Governo fa muro sul Mes, le opposizioni attaccano Il Governo continua a fare muro sul Mes. Il nuovo pressing dell’Eurogruppo viene respinto e Matteo Salvini chiarisce che la Lega “non ratificherà mai” la modifica al Meccanismo europeo di stabilità, e anzi propone di “riprenderci i nostri 15 miliardi”. Nessun ripensamento neppure da FdI, perché è “uno strumento inadeguato”. E FI, […] The post La Giornata Parlamentare. La questione MES agita il Governo. Agcom richiama la Rai sui referendum appeared first on Key4biz.

Il Governo fa muro sul Mes, le opposizioni attaccano
Il Governo continua a fare muro sul Mes. Il nuovo pressing dell’Eurogruppo viene respinto e Matteo Salvini chiarisce che la Lega “non ratificherà mai” la modifica al Meccanismo europeo di stabilità, e anzi propone di “riprenderci i nostri 15 miliardi”. Nessun ripensamento neppure da FdI, perché è “uno strumento inadeguato”. E FI, che si astenne quando a fine 2023 il centrodestra in Parlamento bocciò la ratifica, ora preferisce la linea del prendere tempo: “Non è una priorità” dice Antonio Tajani, “ora la priorità è costruire la pace”. In quest’ottica si attende di capire se decollerà un negoziato fra Ucraina e Russia sulla proposta di cessate il fuoco, che ha preso corpo anche dopo la missione dei Volenterosi a Kiev, cui Giorgia Meloni ha partecipato solo in videocollegamento.
Tornando al Mes, l’Italia è l’unico dei 20 Paesi a non aver ratificato le modifiche, che non possono essere operative, incluso il cosiddetto backstop pensato per contenere i rischi di contagio in caso di crisi bancarie. Le opposizioni contestano la linea dell’esecutivo. Piero De Luca (Pd) chiede che sia calendarizzata in Commissione Affari esteri la proposta di ratifica: “Si mette in pericolo la tenuta finanziaria dell’Ue danneggiando gravemente la credibilità internazionale dell’Italia”. “Salvini vuole distruggere l’Ue con Afd, Le Pen, Orban” è il commento del leader di Azione Carlo Calenda: “C’è un piccolo dettaglio: senza l’Ue, l’euro e la Bce, l’Italia è fallita”. Dal M5S avanzano un sospetto: “Il Governo sta provando a barattare il sì al Mes con una proroga del Pnrr, oppure con la possibilità di usarne le risorse per spese militari” ma l’ipotesi di una partita doppia Mes/Pnrr è stata smentita a più riprese dall’esecutivo.
Il tema Mes, comunque, non dovrebbe essere fra quelli (Gaza, sanità, lavoro) toccati dalle opposizioni nelle interrogazioni a Meloni al premier question time di oggi pomeriggio alla Camera. La presidente del Consiglio da mesi non si esprime sulla questione. A inizio 2024 spiegò che il ‘no’ dell’Aula poteva “diventare un’occasione per trasformare” quello “strumento obsoleto” in “qualcosa di più efficace”. Di certo il Governo sta trattando in Ue sugli strumenti per aumentare le spese per la difesa. “La richiesta di prestiti tramite lo strumento Safe dovrebbe essere valutata attentamente, considerando l’impatto sulle finanze pubbliche” ha sottolineato Giancarlo Giorgetti all’Ecofin, “per questo sosteniamo l’esplorazione di ulteriori opzioni, tra cui l’utilizzo di fondi del settore privato e la possibilità di estendere il dispositivo per la ripresa e la resilienza oltre il 2026, per aumentare il margine di bilancio a disposizione degli Stati membri per rispondere all’esigenza di aumentare la spesa per la difesa”.
Sui referendum le opposizioni scenderanno in piazza. L’Agcom richiama la Rai
Opposizioni in piazza per i referendum dell’8 e 9 giugno. Elly Schlein, Giuseppe Conte, Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni il 19 maggio parteciperanno a Roma all’iniziativa della Cgil dal titolo “Il voto è libertà”, contro l’astensionismo. La mossa dei leader di Pd, M5S e Avs, annunciata con una nota congiunta, è una risposta alla “propaganda” degli esponenti di centrodestra, che invitano gli elettori a disertare le urne. La battaglia si combatte su più fronti, anche su quello dell’informazione: da giorni, i promotori dei referendum polemizzano con la Rai, accusandola di oscurare i quesiti, una posizione di fatto avallata dall’Agcom, con un richiamo al servizio pubblico e a tutte le emittenti affinché venga garantita un’informazione “completa, imparziale e corretta”. L’intervento dell’Autorità di garanzia è arrivato poche ore dopo la nota con cui la Rai aveva assicurato di aver dedicato “numerosi spazi” ai referendum, malgrado il “momento complesso, segnato dalla scomparsa di Papa Francesco e dalla successiva elezione di Papa Leone XIV, che hanno polarizzato l’attenzione dei media”.
Col passare dei giorni, lo scontro politico si fa più aspro. “La maggioranza di Governo ha aperto una campagna che intossica il dibattito pubblico” hanno scritto i leader di Pd, M5S e Avs nella nota congiunta, “L’invito ad astenersi e rimanere a casa mina la salute della nostra democrazia, già pesantemente provata da politiche liberticide e repressive promosse dal Governo Meloni” ed è “un atto di sabotaggio antidemocratico”. Dopo il Ministro degli Esteri Antonio Tajani e il presidente del Senato Ignazio la Russa, nelle ultime ore sono stati il vicepremier Matteo Salvini e il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida a fare campagna per l’astensionismo, posizioni che hanno alimentato numerosi botta e risposta fra maggioranza e opposizioni.
Il Consiglio Federale della Lega nominerà Vannacci vicesegretario del partito
Domani alle 14.00 si riunirà il Consiglio federale della Lega. È la prima riunione dell’organo esecutivo del partito, dall’ultimo Congresso che si è riunito ad aprile a Firenze, e potrebbe essere l’occasione anche per nominare il quarto vicesegretario della Lega. In pole, il nome del generale ed eurodeputato Roberto Vannacci. Troverebbe così attuazione une delle novità introdotte nello statuto, che è stato approvato dal Congresso un mese fa, e che ha previsto la possibilità di un quarto vice di Matteo Salvini. Proprio allora, a Firenze, Vannacci prese la tessera del partito (gli fu consegnata sul palco dallo stesso Salvini), visto che alle ultime Europee si era candidato da indipendente. Attualmente i tre vicesegretari sono Andrea Crippa, Alberto Stefani e Claudio Durigon. Il Consiglio federale si svolgerà negli uffici del gruppo della Lega a Montecitorio e contemporaneamente in collegamento da remoto. Numerosi i punti all’ordine del giorno tra cui i provvedimenti per la rottamazione delle cartelle e la cosiddetta pace fiscale, le prossime elezioni amministrative e i referendum, oltre a questioni di organizzazione del partito.
Alla Camera
Dopo che ieri è stato approvato il decreto per le consultazioni elettorali e referendarie dell’anno 2025, l’Assemblea della Camera tornerà a riunirsi alle 12.00 per l’informativa urgente del Ministro delle imprese e del Made in Italy Adolfo Urso sulle conseguenze sul sistema produttivo italiano dell’introduzione dei dazi nei confronti dei Paesi europei e sulle iniziative di competenza a tutela delle imprese e dell’occupazione. Come di consueto alle 16.00 svolgerà le interrogazioni a risposta immediata alla presenza della Presidente del Consiglio dei ministri Giorgia Meloni. Dalle 17.20, dopo che ieri il Governo ha posto la questione di fiducia, si confronterà sul decreto-legge per il contrasto dell’immigrazione irregolare.
Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali, con la Giustizia, si confronterà sul decreto in materia di sicurezza pubblica, di tutela del personale in servizio, nonché di vittime dell’usura e di ordinamento penitenziario. La Affari Esteri ascolterà l’Ambasciatore del Regno di Norvegia in Italia Johan Vibe sulle dinamiche geopolitiche nella regione dell’Artico e proseguirà le audizioni sulla situazione geopolitica in Medio Oriente. La Trasporti dibatterà sulla proposta di nomina dell’avvocato Matteo Paroli a Presidente dell’Autorità di sistema portuale del Mare Ligure occidentale.
La Attività Produttive svolgerà delle audizioni sulla pdl sulla destinazione dei proventi derivanti dalla vendita di prodotti. Infine, ascolterà i rappresentanti di CGIL, CISL, UIL e UGL sulla crisi industriale di Eni – Versalis e quelli del gruppo Glencore e delle rappresentanze sindacali sulla situazione del polo industriale di Portovesme. La Agricoltura svolgerà delle audizioni sulle prospettive del settore vitivinicolo. La Politiche dell’Ue svolgerà delle audizioni sull’Atto Ue per introdurre ulteriore flessibilità per quanto riguarda il calcolo della conformità dei costruttori ai livelli di prestazione in materia di emissioni di CO2 delle autovetture nuove e dei veicoli commerciali leggeri nuovi per gli anni civili dal 2025 al 2027.
Al Senato
L’Assemblea del Senato tornerà a riunirsi alle 10.00 per l’informativa del Ministro delle imprese e del made in Italy Adolfo Urso in merito alle conseguenze sul sistema produttivo italiano derivanti dall’introduzione dei dazi. A seguire dibatterà sul ddl, già approvato dalla Camera, per la partecipazione dei lavoratori alla gestione, al capitale e agli utili delle imprese e sul decreto-legge sulla cittadinanza.
Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali dibatterà sul decreto cittadinanza, sul ddl relativo all’ordinamento giurisdizionale e alla Corte disciplinare, sul ddl in materia di approvazione di disegni di legge e omogeneità dei decreti-legge e sul ddl di modifica allo Statuto speciale della Regione Friuli-Venezia Giulia.
La Giustizia si confronterà sul ddl per il contrasto alla violenza sulle donne. Dibatterà sul ddl in materia di responsabilità dei revisori legali, sul ddl sulla responsabilità degli avvocati, sul ddl per la determinazione del valore dell’immobile espropriato, sui ddl in materia di attribuzione del cognome ai figli, sulla proposta d’istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sulla morte di Pier Paolo Pasolini, sul ddl sull’Albo dei grafologi, sui ddl relativi ai reati contro gli animali, sul ddl in materia di successioni, sul ddl in materia di oralità e contraddittorio nel giudizio penale di appello, sul ddl per il processo telematico e sui ddl relativi ai consulenti tecnici d’ufficio. Svolgerà, poi, delle audizioni sul ddl in materia di affidamento condiviso.
La Politiche dell’Ue esaminerà l’Atto Ue sugli aspetti istituzionali della strategia commerciale dell’Unione europea. La Finanze esaminerà il ddl sull’assegno sostitutivo per l’accompagnatore militare, il ddl per la rateizzazione dei carichi fiscali, il decreto sugli acconti IRPEF 2025 e l’Atto Ue per la rendicontazione societaria di sostenibilità e al dovere di diligenza delle imprese ai fini della sostenibilità. La Cultura dibatterà sul ddl in materia di stadi e impianti calcistici italiani, sul decreto Pnrr e sul ddl sulla partecipazione popolare alla titolarità di azioni e quote delle società sportive.
La Ambiente si confronterà decreto alluvioni e Campi Flegrei, su diverse proposte di nomine di Autorità portuali, sul ddl per la sicurezza delle attività subacquee e sul ddl sulla legge quadro in materia di interporti. Infine, ascolterà i rappresentanti di Terna sullo sviluppo della rete elettrica. La Industria esaminerà il ddl, già approvato dalla Camera, sulla space economy e il decreto sull’assicurazione dai rischi da calamità naturali. La Affari Sociali svolgerà delle audizioni sul ddl sulla medicina di genere e, con la Giustizia, esaminerà il ddl per il contrasto alle molestie nei luoghi di lavoro.
The post La Giornata Parlamentare. La questione MES agita il Governo. Agcom richiama la Rai sui referendum appeared first on Key4biz.