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La “eRRe” del 4 maggio 2025
«È il diario di bordo di Charles Bukowski.» di Antonio Zurlo Avvocato È il diario di bordo di Charles Bukowski, l’ultimo atto, sempre a suo modo teatrale, che condensa tutta una vita giocata sempre sul filo dell’eccesso, su quel saper andare sempre oltre la comune misura. Una sorta di racconto introspettivo, che funge da bilancio […]
È il diario di bordo di Charles Bukowski, l’ultimo atto, sempre a suo modo teatrale, che condensa tutta una vita giocata sempre sul filo dell’eccesso, su quel saper andare sempre oltre la comune misura.
Una sorta di racconto introspettivo, che funge da bilancio per un uomo che si vede attanagliato dalla morte e che, invece di rifuggirle, l’attende sprezzante, in una versione più metropolizzata del convitato sazio di Lucrezio.
La vita è un crocevia, nel quale son destinate a incontrarsi le poche, consolidate certezze (su tutte la musica classica), coi nuovi volti della gente ormai insipida, senza mordente, senza la trascinante capacità di appassionare.
È un po’ come l’ippodromo, microcosmo in cui, in una sapiente alternanza di inquadrature, dal quotidiano all’universale, sono destinate a rincorrersi speranze e delusioni, aspettative e disincanto.
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