La cittadella della musica cresce: Lombacca, cantiere a pieno ritmo

Prende forma il nuovo auditorium. La sede della Foce ospiterà, a regime, una sala da duecento spettatori e una foresteria con cinque camere. Partiti i lavori all’ex Rubino, dove saranno trasferiti gli uffici. Villa Marmori sarà destinata ad arte e didattica

Mag 12, 2025 - 02:30
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La cittadella della musica cresce: Lombacca, cantiere a pieno ritmo

La Spezia, 12 maggio 2025 – Il nuovo conservatorioPuccini’ continua a prendere forma. Procedono i lavori che daranno alla città – e non solo – un rinnovato e arricchito polo della musica, fra la doppia sede di villa Marmori e dell’ex Don Rubino su via XX Settembre e quella nuova della Foce, che entro l’autunno del 2026 saranno pronte per il taglio del nastro. A illustrare al nostro giornale l’andamento degli interventi è il direttore Giuseppe Bruno. “Alla Lombacca (il sito sulle colline che dà il benvenuto con l’ex casa cantoniera, ndr.) tutto procede. La ditta di Torino che sta facendo i lavori, in parallelo con quella di Andria ora operativa alla Don Rubino, dopo aver vinto l’appalto è a pieni giri. Sono state fatte tutte le demolizioni, i rinforzi nella parte auditorium e foresteria, partendo dal tetto e avanzando nella parte muraria. È stata ultimata la pulizia del cantiere, che ha comportato una spesa ingente a causa della presenza di rifiuti in eternit che erano stati scaricati durante il periodo dell’abbandono. Stiamo procedendo velocemente”. Nel futuro, sorgeranno qui una foresteria di cinque stanze e un auditorium da 200 spettatori e, se ci sarà ancora disponibilità finanziaria, potrebbero essere svolti ulteriori lavori per ricavare nuovi parcheggi oltre a quelli già tracciabili nell’area.

Nella Don Rubino, gli interventi sono meno avanzati. “Sono stati tolti tutti gli infissi, al momento, in modo da poter iniziare le demolizioni interne. Queste operazioni non porteranno tanto a un aumento del numero delle aule, ma ad averne di più grandi, versatili e attrezzate. Qui, al piano terra, saranno spostati gli uffici, mentre a villa Marmori, che diventerà totalmente artistica e didattica, saranno realizzate la sala prove dell’orchestra al primo piano e ulteriori aule più attrezzate. Entrambi gli edifici saranno climatizzati. E non finisce qui: saranno, infatti, collegate le reti di entrambe con cablaggi sotto i marciapiedi”. Sul piano economico, i lavori sono finanziati con due appalti da circa due milioni l’uno, finanziati con un mutuo dello Stato con soldi della Cassa depositi e prestiti. Come detto, la strada per la realizzazione della “cittadella della musica” passerà anche da villa Marmori, che sarà toccata per ultima. Attualmente, a tamponare i disagi, c’è il Comune di Santo Stefano, che ha teso la mano all’istituto, assegnandogli gratuitamente uno spazio con otto aule a pochi passi dalla stazione, in un ex convento: una misura resa necessaria dai lavori. Attualmente, il conservatorio corrisponde solo le utenze. “Siamo molto contenti di questa collaborazione – sottolinea Bruno – e non escludo che possa continuare. Lo stesso dicasi con la Provincia, i cui tecnici hanno, fra le altre cose, preparato gli appalti e seguito i lavori come Rup. Resta la poca fluidità di erogazione dei fondi: il nostro direttore amministrativo sta facendo gli straordinari”.