Italia fanalino di coda nell’occupazione: il divario con l’UE si allarga

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Mag 4, 2025 - 12:12
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Italia fanalino di coda nell’occupazione: il divario con l’UE si allarga

Occupazione in Italia ai minimi europei: a pesare sono le disparità di genere e la scarsa inclusione dei giovani.

Il lavoro, più che un semplice indicatore economico, è spesso lo specchio di come funziona davvero una società.

In Italia, questo specchio riflette da tempo una realtà complicata, dove trovare un’occupazione stabile e dignitosa resta un traguardo difficile per tanti. Le difficoltà non sono le stesse per tutti: a pagare il prezzo più alto sono soprattutto i giovani e le donne.

Entrare nel mondo del lavoro, per un ragazzo o una ragazza in Italia, è spesso un percorso a ostacoli. Contratti brevi, poche prospettive di crescita e una diffusa incertezza spingono molti a restare ai margini.

Allo stesso tempo, per le donne, lavorare significa quasi sempre dover fare i conti con la mancanza di servizi, come asili e supporti familiari, che altrove in Europa sono ormai la norma.

I numeri europei sono un campanello d’allarme

Negli ultimi anni, qualcosa si è mosso. Qualche piccolo miglioramento c’è stato, ma non abbastanza da colmare il divario con il resto d’Europa. I numeri mostrano chiaramente che il lavoro in Italia resta una sfida quotidiana per troppe persone, spesso lasciate sole a gestire difficoltà che altrove vengono affrontate con politiche pubbliche più solide e mirate.

Guardare questi dati senza considerarne l’impatto umano rischia di farci perdere di vista cosa significano davvero: meno lavoro vuol dire meno autonomia, meno sicurezza, meno futuro. E per chi vive tutto questo sulla propria pelle, le statistiche sono solo l’inizio di un racconto molto più complesso.

Lavoro
Selezione del lavoro (Canva foto) – www.financecue.it

Dati Eurostat: l’Italia resta indietro

Secondo i dati Eurostat relativi al quarto trimestre del 2024, l’Italia è ancora l’ultima tra i 27 Paesi UE per tasso di occupazione. Il 62,2% delle persone tra i 15 e i 64 anni ha un lavoro, contro una media europea dell’70,9%. A colpire di più è la distanza tra uomini e donne: 71,3% di occupati tra gli uomini, ma solo 53,1% tra le donne. Un divario che si è addirittura allargato rispetto al 2023.

Come riporta QuiFinanza, anche i giovani italiani faticano a trovare un impiego: solo il 19,2% dei ragazzi tra i 15 e i 24 anni lavora, contro una media europea del 34,8%. Tra le ragazze, la situazione è ancora più grave: appena il 14,5% ha un lavoro, mentre in Europa il dato è più del doppio. Numeri che raccontano un’Italia che fa fatica a offrire un futuro solido alle nuove generazioni e a garantire alle donne pari opportunità nel mondo del lavoro.

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