Investimenti: focus su duration europea, in attesa di altri due tagli della Bce

Il recente taglio dei tassi da parte della Bce segna un cambio di passo nel panorama economico europeo, interpretato da molti come segnale di fiducia nel raggiungimento degli obiettivi di inflazione. Tuttavia, le prospettive di crescita restano fragili e i rischi al ribasso si sono intensificati. Lo evidenzia Nicolas Forest, Chief Investment Officer di Candriam,... Leggi tutto

Apr 18, 2025 - 17:46
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Investimenti: focus su duration europea, in attesa di altri due tagli della Bce

Il recente taglio dei tassi da parte della Bce segna un cambio di passo nel panorama economico europeo, interpretato da molti come segnale di fiducia nel raggiungimento degli obiettivi di inflazione. Tuttavia, le prospettive di crescita restano fragili e i rischi al ribasso si sono intensificati. Lo evidenzia Nicolas Forest, Chief Investment Officer di Candriam, che in una nota analizza le dinamiche in atto e le implicazioni per le politiche monetarie future.

“Nelle ultime tre settimane, i rischi al ribasso si sono intensificati”, osserva Forest, riferendosi in particolare alla crescente incertezza derivante dalla guerra commerciale, riaccesa dopo l’annuncio del 2 aprile da parte dell’amministrazione USA di nuovi dazi. Una decisione che ha avuto effetti immediati sui mercati valutari, con l’euro in forte risalita, oltre il 5%.

A preoccupare, secondo Forest, è anche il deterioramento delle condizioni finanziarie: “Lo slancio del credito dovrebbe attenuarsi in questo scenario caratterizzato da elevata incertezza”, sottolinea. In risposta, la BCE mantiene una linea prudente, operando scelte “riunione per riunione” e mantenendo aperte tutte le opzioni. A riprova della nuova impostazione, la Banca ha rimosso il termine “restrittivo” dalle sue comunicazioni ufficiali, puntando invece sulla “agilità” nel gestire le prossime mosse.

L’Europa si trova, dunque, in una fase di equilibrio precario. “Da un lato, la regione potrebbe beneficiare degli effetti positivi di misure di sostegno, come il piano fiscale della Germania e il programma ‘ReArm Europe’”, afferma Forest. Ma dall’altro, non è immune dai potenziali effetti di una recessione americana: “Se gli Stati Uniti entrassero in una fase di recessione, l’Europa farebbe fatica a evitare i rischi di contagio”.

Una minaccia ulteriore arriva dalle pressioni disinflazionistiche. Il rallentamento della domanda, l’apprezzamento dell’euro e il possibile afflusso di prodotti cinesi a basso costo rischiano di superare l’impatto inflattivo delle misure protezionistiche. “Se la forza dell’euro solleva alcuni dubbi, ciò facilita il ciclo di allentamento della banca centrale”, spiega ancora Forest.

Sul fronte delle previsioni, Candriam si attende due ulteriori tagli dei tassi da parte della BCE durante l’estate. E anche negli Stati Uniti, la Federal Reserve potrebbe muoversi nella stessa direzione entro fine anno. “Il mantenimento dei dazi potrebbe spingere l’inflazione statunitense verso il 5% prima di tornare al 2% con il raffreddamento dell’economia americana”, afferma Forest, aggiungendo che “prevediamo tagli dei tassi nella seconda metà dell’anno”.

Infine, lo scenario attuale spinge Candriam a privilegiare l’obbligazionario europeo: “Restiamo ottimisti sulla duration europea, soprattutto perché crescono gli interrogativi sullo status di bene rifugio dei Treasury statunitensi”, conclude il CIO.

Tra tensioni geopolitiche, scelte monetarie complesse e un futuro economico incerto, l’Europa si prepara ad affrontare mesi cruciali, con la BCE chiamata a mantenere l’equilibrio tra sostegno alla crescita e controllo dell’inflazione.