Criptovalute: strategie operative sul Bitcoin
Il Bitcoin ha toccato i massimi storici lo scorso 20 gennaio e a seguito di uno storno ribassista avvenuto nei mesi seguenti ha poi persooltre il 30%, arrivando a raggiungere il supporto posto in zona 75.000 dollari. Un livello fondamentale, in quanto è stato l’ultimo massimo storico e la resistenza più importante del 2024. In... Leggi tutto

Il Bitcoin ha toccato i massimi storici lo scorso 20 gennaio e a seguito di uno storno ribassista avvenuto nei mesi seguenti ha poi persooltre il 30%, arrivando a raggiungere il supporto posto in zona 75.000 dollari. Un livello fondamentale, in quanto è stato l’ultimo massimo storico e la resistenza più importante del 2024.
In funzione di quanto appena detto, l’ex resistenza ora divenuta supporto, a 75.000 dollari era un importante punto d’ingresso per un acquisto strategico a lungo termine. Nonostante ciò, il primo segnale oggettivo di analisi tecnica che ho individuato sul Bitcoin è arrivato lo scorso 11 marzo con un pattern di inversione rialzista denominato bullish engulfing, una delle formazioni tecniche di inversione più significative che, se ben contestualizzata, può dare il via a un uptrend.
A seguito delle recenti tensioni geopolitiche, il Bitcoin si è mosso in laterale in questa zona, fornendomi però un ulteriore segnale rialzista che ho interpretato come una conferma sulla zona di interesse l’8 aprile. E anche in questo caso la criptovaluta ha generato un ulteriore pattern rialzista di inversione che, sempre se ben contestualizzato, può portare a nuovi rialzi dei corsi.
Le figure candelistiche appena citate riguardano la parte di price action e di contesto generale, ma questi segnali sono stati entrambi abbinati a una rigorosa parte algoritmica in entrambi i casi, dove ho avuto il segnale del prezzo ho avuto lo stesso riscontro dalla parte algoritmica, in quanto l’indicatore RSI tarato a quattro periodi per renderlo più reattivo alle strategie reversal, ha fornito lo stesso segnale durante le sedute dell’11 marzo dell’8 aprile.
A conferma di quanto detto, entrambe le operazioni sono ancora inserite nel sistema a 81mila dollari la prima e a quota 80mila la seconda (vedi quadrati rischio rendimento su grafico).
Per quanto concerne la parte di rischio, ho deciso di impostare uno stop loss nella prima operazione a 73.800 dollari e nella seconda operazione a quota 71.800. I rispettivi target (take profit) sono posti in entrambi i casi a 96.500 dollari.
Queste operazioni sono state possibili in funzione di un rischio rendimento di 1:2.
Supporti e resistenze
- Supporto 1: 73.800
- Supporto 2: 65.200
- Resistenza 1: 90.000
- Resistenza 2: 96.000
A cura di Christian Poggesi, analista e strategist di B.T.F. Company