Incendi a Ostia, colpiti 7 stabilimenti balneari. Il piromane: “Nessun mandante, ho agito per tristezza”
Cinque bagni erano inseriti nei bandi per le nuove concessioni demaniali del Campidoglio. Gualtieri: “Noi andiamo avanti”. C’è chi pensa che dietro alle fiamme ci sia altro, ma i balneari insorgono: “Solo calunnie”

Roma, 27 aprile 2025 – Roghi seriali sulle spiagge di Ostia, in fiamme sette stabilimenti balneari in tre giorni. Tutto questo mentre il Consiglio di Stato sbloccava i bandi comunali per la concessione di 31 aree demaniali sul litorale ostiense.
Mentre tanti si chiedono se dietro agli incendi dolosi ci possa essere la mano della mafia romana, la polizia ha fermato un 24enne che, ascoltato dagli inquirenti, ha confessato: "Ho fatto tutto da solo, per frustrazione e tristezza: non ci sono mandanti”. Il ragazzo è stato identificato dalla Squadra Mobile attraverso i fotogrammi delle telecamere.

Chi è il presunto piromane di Ostia
Nessun mandante, ha fatto tutto da solo per frustrazione, per tristezza. È quanto ha sostanzialmente detto agli inquirenti il 24enne italiano, senza fissa dimora, fermato per i roghi in alcuni stabilimenti balneari di Ostia. Nei suoi confronti l'accusa è di incendio doloso.
Il giovane ha raccontato di avere appiccato le fiamme utilizzando una bomboletta spray e un accendino. Dopo il fermo è stato trasferito in carcere, ma dalle informazioni che escono dalla procura non si esclude che i pm possano chiedere una consulenza psichiatrica.
Cinque stabilimenti su 7 inclusi nel bando
Una strana coincidenza la sovrapposizione tra i roghi e i bandi comunali delle concessioni balneari. Cinque stabilimenti sui sette andati a fuoco sul lungomare di Ostia sono inclusi nel bando per le concessioni demaniali, pubblicato dal Comune di Roma il 14 febbraio
scorso. Si tratta delle spiagge Belsito, Delfino, Elmi, Plinius, Bagni Vittoria. Non sono oggetto di gara, perché hanno una concessione valida fino al 2028, invece, gli altrui die stabilimenti: Le Dune e Salus.
Il sindacato: "Stop alle allusioni calunniose sui balneari”
"Il tempestivo intervento delle forze dell'ordine, che oggi hanno assicurato alla giustizia l'autore dei gravi atti vandalici – dice il presidente del sindacato italiano balneari (Sib) aderente a Fipe/Confcommercio, Antonio Capacchione – spazza via l'ignobile e offensivo tentativo di addossare ai balneari romani quanto accaduto. Sconcertante che dal Comune di Roma nessuna dichiarazione di vicinanza ai balneari danneggiati. Surreale, poi, talune dichiarazioni di solidarietà non verso gli imprenditori danneggiati ma in favore dell'amministrazione capitolina. Il tutto pur di giustificare la temeraria e irresponsabilmente ‘fuga in avanti’ del Comune di Roma nella messa a gara delle concessioni demaniali di Ostia che sarà oggetto di valutazione nel merito da parte del Tar il prossimo mese di ottobre”.
Gualtieri sui bandi: “Noi andiamo avanti”
Stamattina è stata convocata una riunione del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza in Prefettura per fare il punto della situazione. Ma il sindaco di Roma avverte: "Noi andiamo avanti con la massima fiducia sulla strada della legalità, della trasparenza. Il mare di Roma merita questa miglior qualità e merita delle procedure legali e trasparenti di assegnazione", ha commentato oggi Roberto Gualtieri.
“Per molto tempo Ostia ha avuto tanti problemi, proprio per questo siamo impegnatissimi, come amministrazione, per un lavoro di riqualificazione e anche di presenza culturale e sociale. Ci sono tante iniziative sociali per gli fragili, con i fondi europei, mentre con la Regione rifaremo il lungomare”, ha aggiunto il sindaco capitolino e presidente della Città metropolitana di Roma.
Non solo. “È un luogo straordinario: abbiamo voluto gestire direttamente le politiche di Ostia da parte del Campidoglio, abbiamo lavorato bene sui chioschi, puntando sulla pulizia delle spiagge; adesso con i bandi vogliamo fare un salto di qualità anche rispetto all'offerta turistico balneare. Inizia una nuova stagione, che proseguirà con Ostia sempre più centrale'”, ha concluso Gualtieri.