26 marzo: presidio in difesa della pace e della vita del popolo palestinese

E’ stato promosso dalla Cgil con l’adesione di associazioni e partiti. Sarà di fronte alla Prefettura

Mar 23, 2025 - 20:35
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26 marzo: presidio in difesa della pace e della vita del popolo palestinese

Arezzo, 23 marzo 2025 – 26 marzo: presidio in difesa della pace e della vita del popolo palestinese

E’ stato promosso dalla Cgil con l’adesione di associazioni e partiti. Sarà di fronte alla Prefettura


La Cgil ha organizzato un presidio di fronte alla Prefettura a sostegno della pace e in difesa della vita delle donne, degli uomini e dei bambini della Palestina. Ci sarà mercoledi prossimo, 26 marzo, con inizio alle 18 in piazza Poggio del Sole, di fronte alla Prefettura. Hanno già aderito Arezzo per Gaza, Arezzo 2020, per cambiare a sinistra; AVS ( Alleanza Verdi-Sinistra), Arci Arezzo, Demos, Un Ponte Per, Anpi Arezzo, Circolo Anpi Cortona, Circolo Aurora, Oxfam Italia, Arci Servizio Civile Arezzo, Acli Arezzo, Circolo Eureko, Partito Democratico, Rifondazione Comunista, Movimento 5 Stelle Arezzo, Associazione Pepe Mujica, Anpi Provnciale, Libera Valdarno, Arci Valdarno. Altre adesioni sono state annunciate.
“Dopo settimane di apparente tregua – ricorda Alessandro Tracchi, segretario provinciale della Cgil - la violazione unilaterale del cessate il fuoco nella Striscia di Gaza da parte di Israele, ha causato oltre 700 vittime civili tra queste oltre 200 sono bambini. Chi aderisce alla manifestazione di mercoledì, condanna la ripresa del massacro a Gaza, che va oltre ogni principio di umanità e di diritto internazionale. Il governo Israeliano diffonde voci su possibili deportazioni della popolazione palestinese in Siria, Somalia e Sudan, da oltre due settimane impone un blocco totale degli aiuti e dell’energia elettrica, condannando oltre due milioni di persone a una crisi umanitaria senza precedenti”.
Fondamentale è il ruolo dell’Europa: “riteniamo che il silenzio della comunità internazionale e l’assenza di prese di posizione da parte dell’Unione Europea siano complici del massacro in atto nei confronti del Popolo Palestinese”.
Da qui le richieste al Governo italiano che “deve farsi partecipe affinché sia ripristinato un cessate il fuoco permanente, siano immediatamente riaperti tutti i valichi per permettere l’ingresso degli aiuti umanitari per porre fine dell’assedio che Israele impone con il taglio di elettricità, acqua e beni essenziali. La fame, la sete, il freddo e la mancanza di cure mediche non possono essere strumenti di guerra”.
Nel dettaglio, all’Italia e all’Europa si chiede di condannare senza ambiguità la ripresa dei bombardamenti israeliani su Gaza; di imporre immediate sanzioni contro Israele e interrompere ogni commercio di armi con Tel Aviv; di sospendere il trattato di associazione UE-Israele e infine di proteggere l’operato della Corte Internazionale di Giustizia e del Tribunale Penale Internazionale dalle ritorsioni statunitensi.