Il ruolo dell’acqua nei processi industriali. L’intervento del direttore di Legambiente
AREZZO Si è chiusa alla Borsa Merci la quarta edizione del Forum Energia Toscana, organizzato da Legambiente Toscana, con una mattinata...

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Si è chiusa alla Borsa Merci la quarta edizione del Forum Energia Toscana, organizzato da Legambiente Toscana, con una mattinata dedicata al tema cruciale dell’acqua nei processi industriali. Un’occasione per analizzare criticità, ma anche per mettere in evidenza le buone pratiche già in corso nella regione. "La crisi climatica avanza, la biodiversità si impoverisce e anche le risorse idriche sono sotto pressione" ha spiegato Federico Gasperini, direttore di Legambiente Toscana. "Dobbiamo agire prima che un problema ambientale diventi un problema sanitario". I dati regionali lo confermano: solo il 55% delle acque superficiali toscane raggiunge uno stato chimico buono, ben lontano dall’obiettivo fissato al 2027. Il forum ha visto la partecipazione di esponenti istituzionali, aziende e accademici. Tra i temi affrontati: l’impatto degli inquinanti emergenti come Pfa e microplastiche, la depurazione delle acque reflue, la gestione delle reti e l’importanza della prevenzione.
"Occorre rafforzare i controlli e finanziare la ricerca sul campo" ha ribadito Gasperini. In prima linea anche le aziende del territorio, come Nuove Acque, che a margine del Forum ci ha parlato delle recenti denunce di Greenpeace sulla qualità dell’acqua. "Siamo rimasti sorpresi dal clamore mediatico, perché su questi temi siamo già attivi da tempo," ha dichiarato Alessandro Milighetti, direttore operativo. "Abbiamo avviato monitoraggi straordinari, una volta alla settimana, e i risultati sono chiari: i valori rilevati sono abbondantemente sotto i limiti di legge, spesso persino non rilevabili". Milighetti ha sottolineato l’impegno dell’azienda nel dialogo con cittadini, scuole e istituzioni.
Gaia Papi