Il prezzo di Ethereum non si schioda da 1.800 USD

Per quanto la situazione attuale possa sembrare brutta, in realtà va considerata positiva dato ciò che è accaduto nei mesi scorsi.

Mag 6, 2025 - 10:08
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Il prezzo di Ethereum non si schioda da 1.800 USD
prezzo ethereum usd

Ormai sono due settimane che il prezzo di Ethereum (ETH) oscilla attorno ai 1.800 USD. 

Se da un lato questa può non sembrare una buona notizia, soprattutto per gli holder, dall’altro invece va interpretato comunque come un buon segno. 

Infatti questa lateralizzazione ha se non altro il merito di aver interrotto la fase discendente. 

La fase discendente del prezzo di Ethereum: 1.800 USD supporto o resistenza?

Con la vittoria elettorale di Donald Trump, a novembre dell’anno scorso, il prezzo di Ethereum era salito da 2.400 USD a 4.000 USD. 

Quella però era solo una mini-bolla, ed è scoppiata quando Trump si è insediato alla Casa Bianca nella seconda metà di gennaio. 

A quel punto il prezzo di ETH, come quello delle altre crypto, è sceso fino ai 2.600 USD di inizio febbraio, ma la discesa non si è fermata lì. 

Infatti a fine febbraio è iniziata una vera e propria anomalia, ancora in corso, che ha portato il prezzo di Ethereum ben al di sotto del livello di partenza della mini-bolla di novembre, posto per l’appunto a 2.400 USD. 

A metà marzo era già sceso sotto i 1.900 USD, e ad inizio aprile è sceso persino sotto i 1.500 USD. Questa seconda discesa però è stata quasi del tutto riassorbita nella seconda metà di aprile, all’incirca due settimane fa, con il ritorno sopra i 1.800 USD. 

Il primo problema di ETH

A causare questa discesa anomala del prezzo di Ethereum sono stati in particolare due fattori. 

Il primo è l’eccessiva sopravvalutazione fatta registrare tra il 2022 ed il 2024. 

Infatti a settembre del 2022 Ethereum è passato da Proof-of-Work a Proof-of-Stake, e questo gli ha consentito di non scendere più nella seconda metà dell’anno sotto i minimi di giugno. 

Prendendo come riferimento il prezzo di ETH in Bitcoin, a giugno 2022 era di 0,054 BTC, mentre a settembre era salito a 0,080. Chiuse il 2022 a 0,075 BTC, ma quella sopravvalutazione fu pagata nel corso dell’anno successivo quando scese a 0,050 BTC, ovvero meno del minimo del 2022. 

Nel corso del 2024 capitò qualcosa di simile, in particolare con l’annuncio dell’approvazione degli ETF su ETH spot da parte della SEC. 

Nel frattempo il prezzo di Ethereum in Bitcoin era sceso a 0,046 BTC, dato che in genere solo durante le bullrun ETH performa meglio di BTC sui mercati crypto, e quella notizia lo riportò in brevissimo tempo a 0,055 BTC. 

Quando però gli ETF su Ethereum spot sbarcarono per davvero sulle borse tradizionali ci furono forti liquidazioni di ETH, e così il suo prezzo in Bitcoin finì per scendere a 0,034 BTC. 

La concorrenza di Ethereum

Attualmente però questo prezzo è precipitato a 0,019 BTC, ovvero molto più in basso dei livelli di fine ottobre 2024. 

Da notare che il picco massimo relativo degli ultimi mesi da questo punto di vista è stato toccato proprio ad inizio novembre sopra gli 0,040 BTC, ovvero molto più in alto dei livelli attuali. 

Quest’ultima discesa quindi non si deve solamente allo sgonfiamento della mini-bolla causata dal cosiddetto Trump trade a fine 2024, anche perchè tale bolla si era già sgonfiata del tutto ad inizio febbraio. 

Il secondo grosso problema di Ethereum è la concorrenza di Solana, soprattutto per quanto riguarda le memecoin. 

In passato era soprattutto su Ethereum che venivano lanciati i nuovi token, creando nuovi casi d’uso per ETH come mezzo di pagamento per le fee. Invece ormai da qualche mese a questa parte la stragrande maggioranza dei nuovi token viene creata su Solana, creando nuovi casi d’uso per SOL ma sottraendoli a ETH. 

In particolare un paio di giorni prima del suo insediamento alla Casa Bianca, Donald Trump ha lanciato la sua memecoin, proprio su Solana. E così lo spostamento in massa del mercato delle memecoin da Ethereum a Solana ha sottratto molti casi d’uso a ETH come mezzo di pagamento per le fee sulle transazioni delle varie memecoin. 

1.500 USD è stato l’ultimo bottom per il prezzo di Ethereum (ETH)

I movimenti di prezzo delle ultima settimane di Ethereum però rivelano che il bottom relativo degli ultimi mesi potrebbe essere stato fatto. 

In particolare il grafico mostra chiaramente un calo quasi continuo dai 4.000 USD di metà dicembre 2024 fino ai 1.500 USD di inizio aprile 2025. Ad aprile mostra anche un breve periodo di lateralizzazione attorno a quest’ultima cifra, seguito da un rimbalzo avvenuto tra il 22 ed il 23 di aprile. 

A quel punto, circa due settimane fa, è iniziato un nuovo periodo di lateralizzazione, più lungo ed ancora in atto, su un livello di prezzo superiore, per l’appunto i 1.800 USD. 

Osservando il grafico degli ultimi mesi sembra proprio che la fase discendente sia terminata, e che l’attuale lateralizzazione vada considerata come una nuova fase appena iniziata. 

Ciò però non consente di fare previsioni. Infatti non solo non è detto che l’attuale lateralizzazione possa durare ancora a lungo, ma non è nemmeno possibile escludere del tutto che prima o poi si possa innescare una nuova fase calante. 

Tuttavia diversi analisti sostengono che il rimbalzo di fine aprile del prezzo di Ethereum potrebbe essere seguito prima o poi da un ulteriore rimbalzo, anche perchè la discesa a 1.500 USD appare eccessiva, visto che è in linea con il bottom del 2023. 

Potrebbe però volerci ancora un po’ prima che la situazione si sblocchi.