Il governo contro il caro bolletta nel mirino la tassa sulla CO

La griglia delle misure è stata già disegnata. Fa la spola tra il ministero dell’Economia e il dicastero dell’Ambiente. Ecco il piano del governo contro il caro bollette: aiuti alle famiglie e alle imprese attraverso un ventaglio di opzioni che impatti sui prezzi dell’energia. In testa alla lista c’è la sospensione della tassa sulle emissioni […] L'articolo Il governo contro il caro bolletta nel mirino la tassa sulla CO proviene da Iusletter.

Feb 14, 2025 - 10:49
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Il governo contro il caro bolletta nel mirino la tassa sulla CO

La griglia delle misure è stata già disegnata. Fa la spola tra il ministero dell’Economia e il dicastero dell’Ambiente. Ecco il piano del governo contro il caro bollette: aiuti alle famiglie e alle imprese attraverso un ventaglio di opzioni che impatti sui prezzi dell’energia. In testa alla lista c’è la sospensione della tassa sulle emissioni di CO2. Tocca al titolare del Tesoro, Giancarlo Giorgetti, annunciare i lavori in corso. «Nelle prossime settimane dovrà essere assunto un provvedimento con riferimento alle dinamiche dei prezzi», dice nell’aula del Senato rispondendo a un’interrogazione di Matteo Renzi. La traccia dell’intervento: «L’andamento dei prezzi dell’energia, in particolare delle bollette – sottolinea il ministro – non dipende dal comportamento del governo ma da dinamiche che talvolta hanno anche caratteristiche speculative». Ecco perché tra le misure allo studio c’è la riduzione, fino all’azzeramento, della differenza di prezzo che si registra sul mercato all’ingrosso italiano rispetto a quello del Ttf di Amsterdam. Lo schema è caldeggiato da Confindustria, che vorrebbe riversare l’effetto calmierante solo sulle imprese: il governo, però, teme di sbattere così contro la normativa sugli aiuti di Stato.

Si allontana, invece, lo sblocco del gas release, il meccanismo che autorizza il Gse a comprare da chi produce in Italia il metano da rivendere alle imprese gasivore a prezzo calmierato. Le autorizzazioni per le estrazioni sono ferme, in particolare nell’Alto Adriatico: la catena è inceppata. Accelera l’energy release, lo schema che assegna elettricità a prezzi calmierati alle imprese energivore in cambio dell’installazione di impianti da fonti rinnovabili. Poi c’è la carta pesante: la sospensione della tassa sulle emissioni di anidride carbonica. È il contributo che i produttori con fonti fossili (carbone e gas) devono pagare per compensare le maggiori emissioni: il congelamento dell’imposta ridurrebbe il prezzo all’ingrosso sul mercato con effetto conseguente sulle bollette. Ma i costi dello stop sono importanti. Come quelli dell’azzeramento degli oneri di sistema e della riduzione dell’Iva sul gas al 5%: il ripristino del pacchetto contro il caro energia del governo Draghi appare difficile.

Dal Mef arrivano messaggi di prudenza sui tempi dell’intervento, ma l’urgenza non è in discussione. Il perché lo spiega Giorgetti: «Se il governo fa un grande sforzo per dare più soldi in busta paga ai lavoratori dipendenti con reddito medio- basso, ma poi l’aumento dei prezzi delle bollette se lo divora, questo va circoscritto e delimitato ». Il Pd attacca: «Ben svegliato ministro Giorgetti, da ormai un anno e mezzo – dice Elly Schlein – andiamo in giro con le tabelle in mano a chiedere al governo di intervenire disaccoppiando il prezzo dell’energia elettrica da quello del gas e correggendo le distorsioni del mercato che aumentano a dismisura le bollette: sono due anni che Giorgia Meloni è al governo ma non fa nulla ». Le bollette infiammano la contesa politica.

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