Il Fai recupera il podere Lovara: "Presidio di educazione ambientale"

Buone pratiche sostenibili: isolato dalla rete elettrica e dall’acquedotto, sfrutta le risorse naturali a disposizione

Mag 9, 2025 - 03:44
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Il Fai recupera il podere Lovara: "Presidio di educazione ambientale"

Ha riaperto al pubblico ieri, grazie all’intervento del Fondo per l’Ambiente Italiano, Podere Lovara, sul promontorio di Punta Mesco: 45 ettari di macchia mediterranea a picco sul mare, raggiungibile solo a piedi lungo il sentiero che collega Levanto e Monterosso. Un bene donato al Fai nel 2009 e che, grazie a un accordo con il Parco nazionale delle Cinque Terre e il coinvolgimento del Comune di Levanto, diventa ora un centro di educazione e formazione ambientale: un nuovo presidio nell’area tutelata e gestita dal Parco, che offre ai camminatori lungo il sentiero non solo l’occasione di fare una sosta grazie ai nuovi servizi di accoglienza e di ristoro, ma soprattutto di vivere un’esperienza culturale originale e memorabile. I visitatori potranno godere liberamente degli spazi restaurati e riallestiti di una tipica casa rurale con orto, uliveto e vigneto.

E poi si potrà assistere alla proiezione immersiva di un video racconto inedito, realizzato dal Fai e affidato alla voce dell’autore e scrittore spezzino Dario Vergassola, che ripercorrerà le vicende del luogo e del territorio. Un’apertura che coincide con il cinquantesimo anno della Fondazione: Podere Lovara è uno dei progetti più esemplari del Fai nel suo intento di salvare il paesaggio italiano, tornando a prendersene cura, pezzo per pezzo, sottraendolo all’abbandono, soprattutto nelle aree interne e periferiche del Paese, per riportarlo alla storica funzione e a una nuova fruizione, educativa e ricreativa.

"Dedico questa nostra entusiasmante e travagliata fatica a quelle decine di generazioni di donne e uomini liguri che, con immane fatica, hanno modellato nei secoli questa terra, adattandola alle proprie necessità, con la costruzione di monumentali terrazzamenti che hanno consentito all’agricoltura dell’ulivo, della vite, degli orti e degli alberi da frutto di affiancarsi al bosco, vero sovrano di questa natura incontaminata. Il Fai è orgoglioso di aver fatto la sua piccola parte" afferma Marco Magnifico, Presidente Fai.

"È una grande soddisfazione vedere rinascere Podere Lovara, un bene dal forte valore simbolico, culturale e ambientale, che rappresenta una tappa cruciale nel percorso di valorizzazione delle radici agricole del nostro Parco. Questo luogo diventa un presidio vivo e attivo per comprendere il rapporto millenario tra uomo e natura. Sarà un punto di riferimento per approfondire temi come l’agricoltura sostenibile, i cambiamenti climatici, la gestione delle risorse e la salvaguardia del paesaggio" aggiunge Lorenzo Viviani, presidente del Parco nazionale delle Cinque Terre, mentre per Alessandro Piana, vicepresidente della Regione Liguria con delega all’Agricoltura, "l’apertura del Podere Lovara rappresenta un modello di riferimento per la valorizzazione del paesaggio rurale ligure e per un’agricoltura rigenerativa che coniuga sostenibilità, memoria storica e innovazione".

Il Podere infatti, completamente isolato dalla rete elettrica e dall’acquedotto, sfrutta tutte le risorse naturali a sua disposizione: l’energia solare e l’acqua piovana raccolta dai tetti e dai rivi. L’energia elettrica viene prodotta da 46 pannelli fotovoltaici. L’acqua calda e il riscaldamento sono forniti da 4 pannelli solai termici. "Questo bene rappresenta per me un vero e proprio faro, un avamposto nella tutela del paesaggio" afferma Anna Zegna, presidente della Fondazione Zegna.