“Il costume di Batman? Lo odiavo, ha reso difficile fare il film”: la confessione di Ben Affleck
Essere Batman? Un sogno per molti, ma un incubo (termico) per Ben Affleck. L’attore e regista, due volte premio Oscar, ha rivelato in una recente intervista al magazine GQ di aver letteralmente “odiato” indossare l’iconico costume dell’Uomo Pipistrello sui set di “Batman v Superman: Dawn of Justice” (2016) e “Justice League” (2017). Un’esperienza definita addirittura […] L'articolo “Il costume di Batman? Lo odiavo, ha reso difficile fare il film”: la confessione di Ben Affleck proviene da Il Fatto Quotidiano.

Essere Batman? Un sogno per molti, ma un incubo (termico) per Ben Affleck. L’attore e regista, due volte premio Oscar, ha rivelato in una recente intervista al magazine GQ di aver letteralmente “odiato” indossare l’iconico costume dell’Uomo Pipistrello sui set di “Batman v Superman: Dawn of Justice” (2016) e “Justice League” (2017). Un’esperienza definita addirittura “devastante”. Promuovendo il suo nuovo film “The Accountant 2” (nelle sale dal 24 aprile), Affleck si è tolto qualche sassolino dalla scarpa, o meglio, dal mantello, descrivendo senza mezzi termini la scomodità della Bat-tuta. “Era orrendo da indossare”, ha dichiarato senza mezzi termini. Il problema principale? Il caldo infernale.
“Tengono terribilmente caldo. Non lasciano respirare la pelle”, ha spiegato l’attore 52enne. “Sono fatti per apparire in quel modo, e non c’è alcuna attenzione per chi li indossa”. Un calvario che iniziava appena indossato il costume: “Dal momento in cui si indossa la tuta inizi a sudare”, soprattutto nella zona della testa e del cappuccio, “dove si disperde tutto il calore”. Una sofferenza condivisa anche dai professionisti più allenati: “Anche gli stuntman più esperti”, ha rincarato Affleck, “trovavano difficile indossare la tuta per lunghi periodi. Potevano farlo per circa 45-50 minuti e poi rischiavano un colpo di calore. Quindi dovevano toglierla”. Indossare l’armatura del Cavaliere Oscuro, insomma, “rendeva difficile girare il film”.
Il costume indossato da Affleck – che ha interpretato Batman anche nei cameo in “Suicide Squad” (2016) e “The Flash” (2023) – era stato disegnato dal costumista candidato all’Oscar Michael Wilkinson e realizzato da Jose Fernandez e Ironhead Studio. Composto da più strati di lycra e schiuma, richiedeva circa 25 minuti e l’aiuto di sei assistenti per essere indossato. Curiosamente, nel 2015, lo stesso Wilkinson aveva descritto il cappuccio come frutto di un‘”ingegneria incredibile”, sottolineando come permettesse all’attore di girare la testa (a differenza di costumi precedenti), e aveva definito l’intero abito “comodo e molto flessibile”, tale da consentire ad Affleck di recitare in “modo molto naturale e vigoroso”. Parole che, alla luce delle recenti dichiarazioni dell’attore, suonano decisamente diverse.
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