Il consumo di carne di agnello è finalmente in calo: basta a questa mattanza per il nostro pranzo di Pasqua 

Negli ultimi anni, in particolare durante le festività come la Pasqua, si sta finalmente registrando un cambiamento significativo nelle abitudini alimentari degli italiani. Uno dei segnali più evidenti è la costante diminuzione del consumo di carne di agnello, un piatto da sempre considerato tradizionale in molte famiglie. Secondo le rilevazioni della Cia-Agricoltori Italiani, nel 2024...

Apr 17, 2025 - 14:11
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Il consumo di carne di agnello è finalmente in calo: basta a questa mattanza per il nostro pranzo di Pasqua 

Negli ultimi anni, in particolare durante le festività come la Pasqua, si sta finalmente registrando un cambiamento significativo nelle abitudini alimentari degli italiani. Uno dei segnali più evidenti è la costante diminuzione del consumo di carne di agnello, un piatto da sempre considerato tradizionale in molte famiglie.

Secondo le rilevazioni della Cia-Agricoltori Italiani, nel 2024 si è registrato un calo del 20% rispetto all’anno precedente nel consumo di questa carne. Tuttavia questo trend non è una novità: i dati dell’ISTAT mostrano che il numero di agnelli macellati annualmente in Italia è sceso drasticamente, passando da oltre 5 milioni nel 2002 a soli 2 milioni nel 2023.

Le cause: economia, salute e benessere animale

Le ragioni di questo declino sono molteplici. Da un lato pesa la crisi della pastorizia italiana, con una diminuzione dell’offerta dovuta alla riduzione degli allevamenti. Dall’altro lato, incide anche il minor potere d’acquisto delle famiglie, che spinge verso scelte alimentari più economiche.

Ma la componente economica non è l’unica. Una ricerca del 2023 ha messo in luce che oltre la metà degli italiani ha iniziato a ridurre il consumo di carne e latticini per motivi di salute. Un ulteriore 27% degli intervistati ha indicato come motivazione principale la preoccupazione per il benessere animale.

Le condizioni degli animali: un problema etico

Le condizioni di trasporto degli agnelli, specialmente quelli importati vivi da altri paesi europei, rappresentano uno dei temi più discussi a livello etico. Da anni le organizzazioni animaliste denunciano gravi irregolarità nei viaggi di questi animali, spesso stipati in camion sovraffollati, privi di aria sufficiente e sistemi di abbeveraggio inadeguati.

In molti casi gli agnelli viaggiano per giorni senza bere, caricati su mezzi progettati per altre specie. A ciò si aggiunge il fatto che si tratta spesso di cuccioli strappati prematuramente alle madri, destinati alla macellazione prima ancora di conoscere una vera vita.

Alla luce di queste informazioni, è sempre più urgente riflettere sulle nostre scelte alimentari, specialmente in occasione delle festività. Sostituire la carne con alternative vegetali può contribuire a ridurre la sofferenza animale e promuovere un modello alimentare più sostenibile e meno crudele.

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