
Nonostante la stagione
primaverile sia ben avviata, l’Italia si prepara a vivere un evento meteorologico insolito per il periodo: il ritorno della
neve fino a
quote relativamente basse. Un fenomeno che sorprenderà molti e che testimonia ancora una volta quanto la
primavera 2025 si stia rivelando estremamente
dinamica e
instabile. Un’ondata di freddo in arrivo dal Nord Atlantico Nelle prossime ore, una vasta area di
bassa pressione centrata sul Nord Atlantico – conosciuta come il
Ciclone d’Islanda – inizierà a inviare verso l’Europa occidentale e il bacino del Mediterraneo una serie di
fronti perturbati. Questa configurazione sinottica sarà responsabile di un deciso
cambiamento del tempo anche in Italia, dove si attende una fase di
maltempo diffuso. In particolare, tra
giovedì 24 e venerdì 25 aprile, in concomitanza con la
Festa della Liberazione, l’ingresso di
aria più fredda in quota determinerà un
sensibile abbassamento delle temperature, specialmente sulle regioni del
Centro-Nord. I valori termici subiranno una brusca diminuzione, creando le condizioni ideali per il ritorno della
neve sulle montagne. Dove cadrà la neve e a quali quote Il
calo termico sarà sufficientemente marcato da favorire la comparsa dei
fiocchi di neve a
quote piuttosto basse per il periodo. Le aree maggiormente interessate saranno:
- Valtellina (Lombardia)
- Alto Adige
- Cadore (Veneto)
Qui, la
neve potrà scendere fino ai
1200-1300 metri di altitudine, ma localmente – in caso di
precipitazioni più intense –
non sono escluse sorprese con nevicate anche a
quote inferiori. Una dinamica che, se confermata, rappresenterebbe un evento di rilievo per la stagione, considerando che siamo ormai a
fine aprile. Un ritorno al volto più autentico della primavera La
primavera 2025 si sta dimostrando molto diversa rispetto agli anni più recenti, ricordando per certi versi il comportamento atmosferico del passato, caratterizzato da
forti contrasti e
continui ribaltamenti di scenario. Dopo anni di
primavere miti e sempre più simili all’estate precoce, stiamo riscoprendo la vera natura di questa stagione: un
alternarsi di giornate miti e improvvisi affondi freddi, capaci di portare
pioggia,
vento e persino
neve. Una
variabilità che fa parte della tradizione climatica europea e italiana, ma che negli ultimi tempi sembrava essere diventata una rarità, a causa dei
cambiamenti climatici che hanno reso le stagioni più “monotone” e meno dinamiche. Il consiglio per il Ponte del 25 Aprile In vista del lungo
ponte festivo, sarà fondamentale prestare attenzione all’
evoluzione meteo, specie per chi ha in programma
gite in montagna o
attività all’aperto. Il consiglio pratico è semplice:
meglio avere sempre con sé un ombrello, ma anche essere pronti a
temperature più fresche del normale, soprattutto nelle ore serali e notturne. Un
equipaggiamento adeguato e un occhio costante alle
previsioni locali potranno fare la differenza per godersi comunque al meglio le giornate festive, in un contesto di
primavera autentica, viva e mutevole. Conclusione Il ritorno della
neve fino a quote basse è un evento che ci ricorda quanto la natura possa ancora sorprenderci, anche nell’epoca del
riscaldamento globale. La
primavera 2025 sembra voler riprendere il suo spirito più vero: quello di una
stagione di transizione, incerta, capricciosa e piena di fascino. Federico Russo – Meteorologo
Incredibile ritorno della NEVE a quote basse: ecco DATA e ZONE colpite