Il consiglio di Citi: frenare gli investimenti in Usa, puntare sulla Cina
La banca ha abbassato la raccomandazione sulle azioni americane a “Equal weight” da “Overweight”. Con la stessa nota ha alzato il giudizio sul mercato azionario della Cina a “Overweight”. Anche Hsbc ha downgradato Wall Street e consiglia di investire in Europa.

Due delle principali istituzioni finanziarie del Pianeta, Citigroup e Hsbc, rispettivamente dodicesima e settima nella graduatoria mondiale delle principali banche per “total assets”, hanno cambiato visione su Wall Street e ora il loro consiglio ai clienti è di non lanciarsi in nuovi investimenti sul mercato azionario americano. Con due note distinte, lunedì 10 marzo Citi e Hsbc hanno annunciato di avere abbassato la raccomandazione sulle azioni Usa a “Equal weight” e a “Neutral”. Entrambe avevano una precedente raccomandazione “Overweight” (sovrappesare in portafoglio).
Con la stessa nota Citigroup ha alzato il giudizio sul mercato azionario della Cina a “Overweight”, mentre Hsbc si limita a dire che al momento vede “opportunità migliori altrove”.
Era dall’ottobre 2023 che la banca Usa raccomandava di sovrappesare l’azionario americano. Dirk Willer, capo della ricerca macroeconomica di Citi, ha firmato la nota in cui, fra l’altro, si legge: “È probabile che le notizie sull'economia statunitense dei prossimi mesi saranno peggiori rispetto a quelle del resto del mondo”. Il giudizio neutrale sulle azioni Usa si colloca su un orizzonte temporale di tre-sei mesi e Citi si attende ulteriori dati negativi sugli Stati Uniti.
Al contrario, scrivono gli economisti di Citi, le azioni cinesi appaiono interessanti anche dopo il recente rally, grazie alla tecnologia di intelligenza artificiale di DeepSeek, al sostegno del governo al settore tecnologico e alle valutazioni ancora convenienti.
Citigroup ha diffuso la sua nota lunedì, mentre Wall Street cadeva per i timori che i dazi e i tagli alla spesa pubblica del presidente Donald Trump possano danneggiare l'economia Usa. Finora proprio la forza dell’economia americana aveva alimentato il sentiment rialzista fra gli investitori.
Bloomberg ricorda che per due anni di fila gli strategist del mercato azionario hanno alzato ripetutamente le loro aspettative per l'indice S&P 500 per tenere il passo con un rally che sembrava inarrestabile. Oggi, con le prese di posizione di Citi e di Hsbc, è suonata la campanella che dà il via alla revisione delle previsioni.
A dire il vero, lo scorso novembre Willer e il suo team avevano avvertito che la corsa all’azionario Usa basata sulla “eccezionalità degli Stati Uniti” avrebbe potuto essere messa a rischio dalla fine della guerra in Ucraina. Sempre a novembre avevano scritto che era troppo presto per posizionarsi sulla sovraperformance delle azioni cinesi nonostante il potenziale stimolo locale.
La divergenza tra Stati Uniti e Cina è ancora più marcata quando si tratta di titoli tecnologici. La recente comparsa del modello di intelligenza artificiale della cinese DeepSeek si è rivelata una svolta che ha stimolato una rivalutazione del settore nella nazione asiatica.
Un particolare indice di Société Générale composto da sette grandi gruppi del settore tecnologico cinese, tra cui Alibaba, ha guadagnato dall’inizio dell’anno oltre il 40% a fronte di un calo del 10% circa dell'indice dei Magnifici Sette, il cui crollo ha spinto anche l'indice Nasdaq 100 sull'orlo della correzione.
Un altro fattore che accelera l'allontanamento degli investitori dagli asset statunitensi è l'emergere di alternative relativamente più economiche in altre parti del mondo. Ad esempio, il piano della Germania di aumentare significativamente la spesa viene salutato come un momento di svolta nella politica europea, che fa ben sperare per il mercato azionario di tutta l’Europa.
Hsbc, mentre ha declassato i titoli statunitensi, ha contemporaneamente alzato la raccomandazione sulle azioni europee (escluso la Gran Bretagna) a “overweight” da “underweight”. Secondo la banca britannica, lo stimolo fiscale della zona euro è “un potenziale game-changer”.