I nuovi dazi di Trump stendono Wall Street

Il Presidente degli Stati Uniti imporrà prossimamente dazi sul settore farmaceutico poco dopo quelli sull’industria cinematografica annunciati ieri, indebolendo così il sentiment anche della borsa di New York.

Mag 6, 2025 - 14:58
 0
I nuovi dazi di Trump stendono Wall Street

Wall Street verso un’apertura negativa dopo l’annuncio di Donald Trump su nuovi dazi, a cui si aggiungono alcuni risultati trimestrali deludenti come quelli di Ford Motor che avvisa dei rischi per il suo business che comportano proprio le tariffe.

Il sentiment negativo porta in rosso i future sul Nasdaq, in calo dell’1,20% quando manca circa un’ora all’avvio ufficiale delle contrattazioni, seguiti sullo stesso trend dai contratti sullo S&P500 (-0,90%) e da quelli sul Dow Jones (-0,70%).

Il dollaro resta debole nei confronti dell’euro e la coppia EUR/USD sale a 1,133, mentre l’oro guadagna il 2% e sfiora quota 3.400 dollari (future). Bitcoin poco mosso a 94 mila dollari.

Recuperano (+2%) i prezzi del petrolio dopo i cali di ieri: Brent a 61,40 dollari e greggio WTI a 58,29 dollari al barile.

Ieri Trump ha affermato di prevedere l’annuncio su nuovi dazi nelle prossime due settimane, questa volta destinati al settore farmaceutico.

Parlando ai giornalisti, il tycoon ha spiegato che le tariffe saranno destinate a specifici prodotti farmaceutici, affermando che questi rappresentano un rischio per la sicurezza nazionale a causa della forte dipendenza degli Stati Uniti dalle loro importazioni.

Inoltre, il presidente ha ripetuto che gli USA vengono derubati sui costi dei farmaci rispetto al resto del mondo e ha firmato un ordine esecutivo, volto a incrementare la produzione farmaceutica nazionale, che incarica l'EPA (Environmental Protection Agency) di accelerare la costruzione di nuove strutture, destinate alla produzione di farmaci da prescrizione, principi attivi farmaceutici e altre materie prime necessarie.

L'ordine di Trump mira a ridurre i tempi necessari per approvare nuovi stabilimenti farmaceutici nel paese. L'inquilino della Casa Bianca ha incaricato la FDA (Food and Drug Administration) di semplificare le revisioni, collaborando strettamente con i produttori per aumentare la capacità produttiva.

L’annuncio di queste ore arriva poco dopo quello relativo ai dazi imposti sul settore cinematografico, minando così l’ottimismo “probabilmente mal riposto" che i mercati nutrono riguardo alla conclusione di accordi commerciali da parte degli Stati Uniti nel prossimo futuro, spiega Marc Ostwald, capo economista di ADM Investor Services International.

Oggi inizia la riunione di due giorni della Federal Reserve e in molti si aspettano che l’istituto centrale non modifichi la sua politica monetaria. Secondo i dati raccolti da LSEG, gli operatori prevedono una riduzione dei tassi di interesse di circa 79 punti base entro la fine del 2025, con il primo allentamento previsto solo a luglio.

"Vediamo emergere poche informazioni che possano influenzare il mercato: l’andamento resiliente dell'occupazione per aprile, i dati stabili sull'inflazione e le prospettive di accordi commerciali, dovrebbero tenere la Fed in modalità attendista per ora", prevedono gli analisti di BNP Paribas.

Con le prospettive di un tasso di interesse confermato domani, l’attenzione si rivolgerà alle parole del Presidente Fed, Jerome Powell, in particolare per ascoltare la sua visione dello stato dell’economia USA, in particolare sulle conseguenze della guerra commerciale di Trump, non ancora visibili del tutto nei dati economici.

"La Fed si trova tra l'incudine e il martello", secondo Christian Scherrmann, capo economista di DWS per gli Stati Uniti, il quale prevede che Powell “opterà per un tono leggermente più falco, ma più in direzione di una pausa prolungata che di un potenziale rialzo”.

Tesla (-1): vendite in Germania quasi dimezzate ad aprile, anche il mercato dei veicoli elettrici è complessivamente cresciuto.

Ford Motor (-3%): ha sospeso la sua guidance annuale a causa dell'incertezza sui dazi, spiegando che costerebbero alla società circa 1,5 miliardi di dollari in termini di utili prima degli interessi e delle imposte.

Marriott International (-0,40%): prevede una crescita dei ricavi per il 2025 compresa tra l'1,5% e il 3,5%, range inferiore rispetto al 2%-4% previsto in precedenza.

Hims & Hers Health (-6%): prevede ricavi per il secondo trimestre tra 530 e 550 milioni di dollari, al di sotto delle stime di 564,6 milioni (dati LSEG).

DoorDash (-1%): acquisterà Deliveroo in un accordo che valuta la società britannica a circa 2,9 miliardi di sterline.

Vertex Pharmaceuticals (-5%): ricavi nel primo trimestre a 2,77 miliardi di dollari, mancando le stime degli analisti di 2,85 miliardi (dati LSEG).

Marathon Petroleum (-0,50%): margine di raffinazione e commercializzazione è stato di 13,38 dollari al barile nel primo trimestre, inferiore ai 19,35 dollari al barile dello stesso periodo del 2024.

Microsoft

China Renaissance: buy e prezzo obiettivo alzato da 510 a 519 dollari.

Meta

Daiwa Securities: buy e target price ridotto da 800 a 719 dollari.

President Capital Management: buy e prezzo obiettivo diminuito da 675 a 780 dollari.

Ford

Barclays: neutral e target price aumentato da 8 a 9 dollari.

Nike

Telsey Advisory Group: neutral e prezzo obiettivo tagliato da 80 a 70 dollari.

Walmart

RBC: buy e target price confermato a 102 dollari.