I colossi bancari USA sbarcano nel mondo crypto

Le nuove regolamentazioni permettono a circa 1.200 banche negli Stati Uniti di partecipare alle attività legate alle criptovalute, eliminando le…

Mar 10, 2025 - 14:34
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I colossi bancari USA sbarcano nel mondo crypto

Le nuove regolamentazioni permettono a circa 1.200 banche negli Stati Uniti di partecipare alle attività legate alle criptovalute, eliminando le precedenti restrizioni.

Via libera per le banche americane

Le nuove direttive emesse dall’Ufficio del Controllore della Valuta (OCC) il 7 Marzo, segnano una svolta epocale per il settore bancario e delle criptovalute negli Stati Uniti.
Con la pubblicazione della Lettera Interpretativa 1183, le banche nazionali e le associazioni di risparmio federali sono ora autorizzate a impegnarsi in una serie di attività legate agli asset digitali. Questa decisione elimina le precedenti restrizioni, aprendo la strada a una maggiore integrazione delle criptovalute nel sistema bancario americano, e segue l’annuncio di Trump della settimana scorsa riguardo alla creazione di una Riserva Strategica in crypto.

Lo sviluppo delle regolamentazioni

Le nuove regolamentazioni confermano che la custodia di criptovalute, le attività legate alle stablecoin ($USDT e $USDC) e l’utilizzo di infrastrutture blockchain, sono ora consentite per le banche nazionali e le associazioni di risparmio federali. Questa mossa rappresenta un significativo passo avanti nell’evoluzione del settore finanziario, permettendo alle istituzioni bancarie di esplorare e adottare nuove tecnologie senza dover affrontare eccessivi oneri regolatori.

Secondo il Controllore della Valuta ad interim, Rodney E. Hood, l’OCC si aspetta che le banche mantengano gli stessi solidi controlli di gestione del rischio per le crypto, così come per quelle tradizionali. Questo approccio garantirà che le attività legate alle criptovalute siano trattate in modo coerente, indipendentemente dalla tecnologia sottostante.

Implicazioni per le banche USA

L’azione dell’OCC ha un impatto diretto su circa 1.200 banche nazionali e associazioni di risparmio federali, insieme a circa 50 filiali e agenzie federali di banche straniere operanti negli Stati Uniti. Collettivamente, queste istituzioni detengono oltre due terzi del totale degli asset di tutte le banche commerciali statunitensi. Con le nuove regolamentazioni, queste banche avranno l’opportunità di partecipare attivamente al mercato delle criptovalute, offrendo nuovi servizi ai loro clienti, diversificando le loro attività e proponendo nuovi portafogli d’investimento con un’allocazione nelle criptovalute.

La Lettera Interpretativa 1183 rescinde anche il requisito per le istituzioni supervisionate dall’OCC di ricevere una non-obiezione di supervisione e dimostrare di avere controlli adeguati prima di poter intraprendere attività legate alle criptovalute. Inoltre, l’OCC ha ritirato la sua partecipazione in due dichiarazioni dove venivano delineate i rischi legati alle criptovalute per le banche, segnando un cambiamento significativo nella politica regolatoria rispetto alla precedente amministrazione guidata da Biden.

L’OCC ha anche chiarito che la sua supervisione delle attività legate ai cripto-asset continuerà come parte del suo processo di supervisione, in particolare in relazione alla custodia delle criptovalute, alle riserve di stablecoin e ai pagamenti utilizzando la tecnologia blockchain.

L’opinione del CEO di Bank of America

Il mese scorso,  Brian Moynihan (CEO di Bank of America) , ha espresso la sua opinione sul futuro delle criptovalute nel settore bancario durante un’intervista al World Economic Forum di Davos, Svizzera. Moynihan ha dichiarato che l’industria bancaria statunitense abbraccerà volentieri le criptovalute per i pagamenti, sottolineando che se le normative renderanno possibile l’uso delle criptovalute nelle transazioni quotidiane, il sistema bancario si impegnerà fortemente in questo ambito.

Moynihan ha anche evidenziato che Bank of America possiede già centinaia di brevetti sulla tecnologia blockchain, dimostrando la prontezza dell’istituto a entrare nel campo delle criptovalute. Tuttavia, aveva precisato che l’uso delle criptovalute come investimento o riserva di valore è una questione separata, ma probabilmente dopo l’annuncio di Donald Trump e il Crypto Summit avvenuto lo scorso venerdì ci saranno sviluppi positivi anche su questo fronte.

Cresce l’interesse per $BTCBULL

Alla luce delle nuove regolamentazioni e della riserva strategica in Bitcoin per gli Stati Uniti, progetti come il token $BTCBULL diventano ancora più interessanti come opportunità d’investimento.
Infatti, la prevendita di $BTCBULL in corso sul sito web ufficiale continua a rompere nuovi record, superando i 3,5 milioni di dollari dopo solo 1 mese, offrendo agli investitori l’opportunità di acquisire il token a un prezzo vantaggioso prima che venga lanciato sul mercato.

Con previsioni che suggeriscono un rialzo per Bitcoin di almeno il 150% per la fine dell’anno, la meme coin BTC BULL Token ($BTCBULL) è stata sviluppata per sostenere la corsa di Bitcoin a 250.000 dollari e oltre, guadagnando rapidamente popolarità.

I possessori di $BTCBULL vengono ricompensati ogni volta che Bitcoin raggiunge nuovi traguardi di prezzo, come $150,000 o $200,000. I premi vengono distribuiti in 2 modi, inviando frazioni di Bitcoin a coloro che custodiscono $BTCBULL e riducendo la fornitura circolante di $BTCBULL.

Il prezzo attuale del token in prevendita è di 0,002405 dollari per $BTCBULL, con un aumento del prezzo previsto tra 3 giorni. In aggiunta, chi partecipa alla prevendita può accedere da subito a un rendimento da staking del 123% APY