GP Imola 2025, nuova Pirelli C6 senza dati di riferimento
GP Imola 2025, inizia la stagione europea della F1 sul tracciato intitolato a Enzo e Dino Ferrari. Il settimo round del mondiale è molto atteso, in quanto, a livello storico, i team fanno debuttare i primi sviluppi dei rispettivi progetti tecnici. I rivali della lepre color papaya sperano di ridurre il gap tecnologico sulla McL39. […]

GP Imola 2025, inizia la stagione europea della F1 sul tracciato intitolato a Enzo e Dino Ferrari. Il settimo round del mondiale è molto atteso, in quanto, a livello storico, i team fanno debuttare i primi sviluppi dei rispettivi progetti tecnici. I rivali della lepre color papaya sperano di ridurre il gap tecnologico sulla McL39. Ma il “piccolo Nurburgring”, come veniva chiamato il tracciato imolese, non è un circuito rivelatore.
Non è una pista che può fornire risposte inequivocabili sui rapporti di forza tra le vetture. Come sempre sarà molto importante la performance in qualifica, in quanto i sorpassi in condizioni d’asciutto sono merce rara per due motivi. In primo luogo, la sede stradale dell’impianto che sorge sulle rive del fiume Santerno è molto stretta. Inoltre, l’attuale generazione di monoposto extralarge rende le manovre di sorpasso ancora più complesse.
Del resto, nella scorsa edizione, la superiorità della MCL38 di Norris non fu sufficiente a impensierire Max Verstappen, che si aggiudicò la vittoria grazie alla sua abilità nel difendere la posizione in pista. Nel 2025, i team dovranno tenere in considerazione una variabile in più. Per la tappa italiana della F1, di fatti, Pirelli ha deciso di mettere a disposizione dei team la gamma più morbida delle mescole.
F1, i target della Pirelli
Si tratta dei compound C4, C5 e la new entry C6. Nell’intervista esclusiva per la nostra web alla vigilia del mondiale, l’ingegnere Mario Isola spiegò che il gommista italiano ha disegnato una costruzione con delle caratteristiche simili a quelle della passata campagna, ma con materiali nuovi e in grado di garantire un livello di integrità maggiore. Era questo l’obiettivo che pare sia stato raggiunto.
Tutte le mescole della Pirelli sono state ridisegnate tranne la C1, però, rimasta uguale in quanto soddisfava già ampiamente il lavoro che doveva svolgere in pista. Per per il resto dei compound più morbidi, gli ingegneri della casa milanese hanno effettuato una sorta di “fine tuning”, soprattutto per migliorarne la resistenza meccanica, che di fatto, secondo il milanese e direttore Pirelli significava ridurre il graining.
GP Imola 2025, l’introduzione della mescola C6 sarà fondamentale
La mescola C6 sarà una novità assoluta per tutti. Nessuna scuderia ha testato questa gomma nei test del Bahrain, in quanto il feedback sarebbe stato poco attendibile, a causa dell’alto grado di abrasività del fondo stradale dell’impianto di Sakhir. A questo punto, il lavoro degli ingegneri sarà focalizzato specie sulla qualifica e in particolar modo sull’attivazione degli pneumatici C6 nei run del sabato.
Come già apprezzato negli scorsi round con mescole più dure, tecnici e piloti dovranno gestire la C6 con estrema cura per non degradarla eccessivamente nei primi settori, per non affrontare l’ultima parte del giro con le gomme lontane dalla corretta finestra operativa. La gestione gomme è uno dei punti di forza McLaren, competitiva in qualsiasi condizione meteo, abrasività della pavimentazione e livello di grip offerto dalla pista.
Per assurdo, la disponibilità delle mescole più morbide potrebbe essere un fattore capace di amplificare il vantaggio della monoposto del team di Woking rispetto alla concorrenza. Come ci descrisse Ernesto Desiderio, ingegnere di pista Racing Bulls, nell’outlap di un run di qualifica si ha la possibilità di provare diversi approcci nel corso del weekend, dove il pilota bravo fa esattamente quello che gli viene chiesto.
In queste circostanze, si apprezza l’esperienza e la capacità di un pilota nel seguire i target che gli sono stati comunicati. Sulla dashboard del volante delle diverse monoposto, infatti, tutti hanno una temperatura (target) di riferimento da inseguire che rappresenta la finestra ideale di funzionamento degli pneumatici. Condizione in cui la mescola funziona al meglio offrendo la massima aderenza.
Due ingegneri sono preposti a questo tipo di lavoro. Parliamo del tyre engineer e il performance engineer, che realizzano uno studio per capire come intervenire sulla monoposto per amministrare in modo ottimale lo pneumatico nel miglior modo possibile. A Imola gli esperti ingegneri dei team dovranno affrontare una nuova sfida senza avere a disposizione alcun riferimento in merito alle caratteristiche della mescola C6.
Autore: Roberto Cecere – @robertofunoat
Immagini: Racing Bulls – Ferrari – Pirelli – F1Tv