Gota (Assogestioni): “Miglioriamo così gli investimenti degli italiani”

Educazione finanziaria, più azionario e previdenza integrativa sono i tre driver

Durante il Capital Markets Day organizzato dallo Studio Legale Chiomenti che si è tenuto oggi a Milano, Maria Luisa Gota, responsabile Divisione Asset Management di Intesa Sanpaolo, amministratore delegato Eurizon Capital Sgr e presidente di Assogestioni, è intervenuta alla conferenza “Il risparmio europeo nei mercati dell’unione e il finanziamento dell’economia”.

“Il contesto attuale”, ha dichiarato Maria Luisa Gota – evidenzia aree di miglioramento per quanto riguarda l’approccio agli investimenti nel nostro Paese quali: livello di educazione finanziaria, che è tra i più bassi al mondo, sotto esposizione azionaria delle famiglie italiane, scarsa diffusione della previdenza complementare, limitato investimento nell’economia reale da parte dei fondi pensione. Il settore dell’asset management può essere di supporto con l’innovazione di prodotto, ad esempio con soluzioni d’offerta che favoriscono l’ingresso graduale sui mercati azionari e con i fondi evergreen per gli investimenti illiquidi. Allo stesso tempo per migliorare il contesto, la nostra industria collabora con gli altri attori coinvolti, dai distributori, alle assicurazioni, alle istituzioni. A tale proposito un game changer può essere la revisione delle norme sulla previdenza complementare per favorire la partecipazione dei lavoratori.”

“A livello europeo”, ha aggiunto Gota, viene a supporto la Savings and Investments Union (SIU). La nostra industria condivide l’obiettivo dell’iniziativa della Commissione europea di rafforzare l’integrazione dei mercati dei capitali dell’Unione e promuoverne la modernizzazione. In tale prospettiva, noi come Assogestioni riteniamo prioritario un intervento organico e strutturato sulla disciplina europea del risparmio gestito volto a favorire la convergenza tra i Paesi dell’Unione.”  Infine sul tema dei Pir, Maria Luisa Gota ha dichiarato: “I Pir italiani sono una storia di successo e rappresentano ancora oggi uno strumento valido, sia come soluzione per convogliare le risorse verso le piccole e medie imprese sia come soluzione d’investimento per i risparmiatori. L’estensione dei Pir ai paesi dell’Unione Europea è un’evoluzione interessante perché arricchisce le opportunità di investimento e favorisce il rilancio dello strumento. Allo stesso tempo implica un punto di attenzione su come preservare l’allocazione delle risorse oggi presenti sulle imprese italiane.”