Giovanni Luca Valea: Un ultimo bicchiere | Disco
Disponibile su tutte le piattaforme digitali da venerdì 24 gennaio Un ultimo bicchiere, quarto lavoro in studio del cantautore e poeta Giovanni Luca Valea. L’album Un ultimo bicchiere di Giovanni Luca Valea è prodotto e distribuito da La Stanza Nascosta Records di Salvatore Papotto ed è stato preceduto dal singolo di lancio Dicembre, metà, accompagnato dal […] L'articolo Giovanni Luca Valea: Un ultimo bicchiere | Disco proviene da Blog della Musica.

Disponibile su tutte le piattaforme digitali da venerdì 24 gennaio Un ultimo bicchiere, quarto lavoro in studio del cantautore e poeta Giovanni Luca Valea.
L’album Un ultimo bicchiere di Giovanni Luca Valea è prodotto e distribuito da La Stanza Nascosta Records di Salvatore Papotto ed è stato preceduto dal singolo di lancio Dicembre, metà, accompagnato dal videoclip ufficiale (in anteprima esclusiva su Mescalina) per la regia di Marco Gambineri.
«Un ultimo bicchiere – racconta Giovanni Luca Valea– è un lavoro che segna un arrivederci, immagino, a tempi più lontani. Non si può certamente credere che la luce entri tutti i giorni dalla finestra e illumini la mia scrivania. In fondo, non è così necessario per la gente. Eppure, nonostante la malinconia di queste poche righe, sento questo lavoro più intensamente maturo del precedente. Gran parte dei meriti va a Salvatore Papotto. Non soltanto ha arrangiato i brani in maniera esemplare e con una perfetta aderenza al tessuto delle canzoni, ma pure ha avuto il bel coraggio di scrivere la musica a questi piccoli ritratti o grandi storie – qualche volta assecondando le mie idee, altre procedendo in solitaria. Lo reputo, a tutti gli effetti, un onore immenso: ho potuto apprendere o semplicemente ammirare. Credo si tratti di un LP omogeneo, a livello di tematiche e di arrangiamenti. Ho curato molto i testi e, ad alcuni di loro, sono realmente affezionato. “Un ultimo bicchiere” è anche la promessa di smettere di bere (per poi, va da sé, ricominciare) o semplicemente la stanza fumosa che non voglio lasciare. E, dunque, un ultimo bicchiere.»
Ascolta il disco Un ultimo bicchiere di Giovanni Luca Valea
Durante il giorno Giovanni Luca Valea cerca – con Bukowski – di mettere a tacere il dolore versandogli addosso whisky e aspirando il fumo delle sigarette/e le puttane e i baristi/e i commessi del droghiere/non sanno che lì dentro c’è lui ma, di notte, il côté scuro e maudit sembra ad un tratto incrinarsi e concedere vita e libertà al Bluebird così grazioso da far piangere un uomo, che fa- non a caso- capolino nell’incipit del video di “Dicembre, metà”.
Un ultimo bicchiere sembra quasi ripercorrerela parabola della celebre “An die Melancholie”di Hesse, farsi cammino verso una tristezza che non si può eludere e che, nello stesso tempo, è grembo salvifico, oasi di autenticità in tempi di gioie mistificanti ed esibite.
Incursioni elettroniche e coloriture rock si inseriscono in un lavoro ispirato e seminale: otto storie minime, dalla grana fortemente poetica, per una tenace arte della rivolta.
(Signora Salvezza, gli ultimi cantano più piano/ o forse sono rimasti indietro e lontano /Mettici nel cuore una buona parola e nel cappotto una rosa, una viola…)
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