Anastasia pronta a incantare Firenze. Il musical made in Italy al Mandela
Dall’8 all’11 maggio rivive sul palco il sogno di Anya, interpretata e cantata da Sofia Caselli "Abbiamo cercato di restituire la magnificenza attraverso canto, musica dal vivo, un cast straordinario".

di Lavinia Beni
"Quando viene dicembre…". È un verso cantato in "Anastasia il Musical", la nuova produzione italiana di Broadway Italia, in collaborazione con Gruppo Imarts. Forse alcune persone, leggendo questa frase, di colpo vengono sopraffatte dai ricordi e iniziano a canticchiare il testo che, per decenni, hanno ascoltato attraverso la voce celeberrima di Tosca (quest’anno nominata testimonial della Festa della Musica presso il Ministero della Cultura). Non è stata ripresa solamente questa canzone: il nuovo musical, la cui produzione è tutta italiana, ha restituito memoria a tutti gli altri brani del cartone animato Anastasia del 1997. Con l’aggiunta, però, anche di altre melodie che sono state tradotte da Franco Travaglio.
Dall’8 all’11 maggio, il palco del Mandela Forum, farà rivivere il sogno di Anya, interpretata e cantata da Sofia Caselli, attrice e cantante romana, classe 1994. "Anastasia rappresenta una emozionalità, un’emozione di vita, di una particolare vita, di un particolare momento, di un particolare sogno che tutti noi, in realtà, custodiamo dentro noi stessi". Parla così il produttore esecutivo Massimo Fregnani.
"Tutti i musical di matrice americana hanno un po’ il finale di e vissero felici e contenti. Le nostre opere classiche, invece, sono più tragiche. Anastasia ci fa sognare, ci fa credere nella vita, nei sogni. Ci fa credere che la vita sia positiva".
Forse è anche per questo che il musical è stato riconosciuto come il migliore dell’anno, con oltre cinquantamila spettatori a Milano. Anche l’assessore alla Cultura, Giovanni Bettarini parla di "una bella fiaba". "Una bella fiaba con musica dal vivo (diretta dal Maestro Giovanni Maria Lori), grandi attori e ballerini sul palco". Anastasia coinvolge tutte le generazioni. Piccoli, grandi e anche i coetanei della protagonista Sofia Caselli. "Io sono cresciuta con i cartoni animati. Nel 2018, quando sono andata a vedere la versione a Broadway di Anastasia che uscì nel 2017, ho sperato che un giorno avrei potuto interpretare Anya. Per tutte le bambine, ma non solo per loro, io dico che ispirarsi a lei fa bene: è importante la determinazione e come si supera le sfide. E lei ci riesce".
Anya è una giovane donna che potrebbe essere la Granducessa Anastasia, l’unica sopravvissuta alla tragica famiglia Romanov. L’allestimento è sfarzoso e restituisce alla memoria un’epoca passata, gloriosa e decaduta, di una San Pietroburgo e di una Parigi del 1916. Federico Bellone, regista e scenografo racconta che, per chi è nato negli anni Ottanta, Anastasia è rimasto nel loro cuore. "Noi abbiamo cercato di restituire la magnificenza attraverso canto, musica dal vivo, un cast straordinario, grandi scenografie, effetti speciali come la neve, cambi di costume rapidissimi. Speriamo di poter toccare il cuore dello spettatore". E come canta Anya, in una delle canzoni più celebri: "Forse un giorno tornerò/il mio cuore lo sente/ed allora capirò/il ricordo di sempre".