Gino Cecchettin e i ragazzi che si ispirano a Filippo Turetta: «Mi fanno molta pena: dovrebbero passare una settimana della sua vita oggi»
Il padre di Giulia Cecchettin commenta due recenti casi di cronaca, in cui i giovani autori di violenze contro le partner hanno detto di ispirarsi a Turetta L'articolo Gino Cecchettin e i ragazzi che si ispirano a Filippo Turetta: «Mi fanno molta pena: dovrebbero passare una settimana della sua vita oggi» proviene da Open.

«Vorrei un confronto con loro». È con queste parole che Gino Cecchettin si rivolge a quei giovani arrestati nelle ultime settimane per maltrattamenti nei confronti delle ex fidanzate, che dicevano di capire Filippo Turetta o di considerarlo «un modello da seguire». Al padre di Giulia Cecchettin, la studentessa di 22 anni uccisa l’11 novembre 2023 dall’ex fidanzato, è stato chiesto cosa ne pensasse di una serie di recenti casi di cronaca in cui si inneggiava proprio alla vicenda che ha coinvolto sua figlia. «Vorrei veramente un confronto. Secondo me è proprio a loro che dovremmo parlare perché chi esalta la violenza forse ha più bisogno da altri di capire che c’è un modo nuovo di parlare», ha detto.
I due casi di cronaca
I casi a cui si fa riferimento sono soprattutto due. Il primo ha per protagonista un 23enne della provincia di Varese che ha minacciato l’ex fidanzata e in un messaggio le ha scritto: «Io comprendo perché tanti ragazzi, come Filippo Turetta, arrivano a compiere certe azioni». L’altro caso di cronaca, risalente proprio alle scorse ore, ha per protagonista un 19enne che ha aggredito la ex a Merano e sui social definiva l’assassino di Giulia Cecchettin «un modello da seguire».
L’appello di Gino Cecchettin
«Mi fanno molta pena. Che modello può essere una persona che deve passare la vita in carcere?», ha chiesto Gino Cecchettin, davanti a una platea di studenti dell’istituto Modugno di Conversano (Bari), del liceo Carlo Porta di Monza e del liceo artistico Boccioni di Milano. «Vorrei far provare a quel ragazzo che ha scritto questo una settimana della vita di Turetta oggi, una settimana della frustrazione che Filippo probabilmente ha vissuto quando non è riuscito a gestire quell’emozione. Forse dopo cambierebbe idea», ha aggiunto il padre della 22enne vittima di femminicidio. E poi ancora: «Anche da un punto di vista razionale non c’è niente da imitare. Io se fossi un giovane di adesso non vorrei minimamente essere paragonato o puntare al Turetta che ha fatto quelle azioni come mito o esempio. Ma questo lo risolviamo solo con la cultura. Veramente c’è tanto da fare se arriviamo a questo».
Foto copertina: ANSA/Mourad Balti Touati | Gino Cecchettin in occasione del festival dei diritti umani a Milano, 7 maggio 2025
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