Gaza, Mezzaluna Rossa: “Fatto a pezzi nostro capo missione”. Israele espande operazione di terra a Rafah

Fuoco sulle ambulanze, le ammissioni dell’Idf. Nuove proteste contro Netanyahu, migliaia in piazza. Hamas pubblica ennesimo video di un ostaggio israeliano

Mar 29, 2025 - 20:20
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Gaza, Mezzaluna Rossa: “Fatto a pezzi nostro capo missione”. Israele espande operazione di terra a Rafah

Roma, 29 marzo 2025 - Nell’inferno di Gaza, capita anche che a finire sotto il tiro incrociato dell’esercito israeliano siano ambulanze e camion dei pompieri. Succede nel sud della Striscia, ed è lo stesso Idf ad ammettere di aver aperto il fuoco “per errore” su mezzi civili durante un’operazione mirata contro membri di Hamas. A riportare la notizia è il Time of Israel. 

L'episodio è avvenuto domenica scorsa nel quartiere di Tel Sultan, a Rafah e, secondo le autorità di Hamas, almeno un soccorritore sarebbe rimasto ucciso.

Ambulanze distrutte a Gaza (Ansa)
TOPSHOT - Palestinians inspect the damage at an ambulance repair yard hit in Israeli strikes in the al-Maghazi refugee camp in the central Gaza Strip on March 24, 2025. (Photo by Eyad BABA / AFP)

L'Idf ha dichiarato che le truppe aveva inizialmente sparato contro veicoli di Hamas, eliminando diversi terroristi, ma poco dopo altri mezzi si sono avvicinati in modo sospetto, inducendo i militari ad aprire nuovamente il fuoco, colpendo presunti membri di Hamas e della Jihad Islamica.

Dopo un'indagine preliminare, l'esercito israeliano ha riconosciuto che tra i veicoli presi di mira alcuni erano ambulanze e autopompe. Tuttavia, ha ribadito la sua condanna per "l'uso ripetuto" di ambulanze da parte delle organizzazioni terroristiche nella Striscia di Gaza per scopi militari.

Di contro, la  Mezzaluna Rossa Palestinese (Prcs, la Croce rossa palestinese) si è detta “scioccata” dopo il ritrovamento del corpo smembrato di Anwar Abdel Hamid al-Attar, capo della missione di soccorso scomparsa una settimana. Secondo quanto riporta Al Jazeera sarebbe stato rinvenuto proprio a Tel Sultan, insieme ad ambulanze e autopompe. I mezzi erano sepolti sotto le macerie, irriconoscibili. 

In una dichiarazione, la Prcs ha affermato che i soccorritori hanno trovato pezzi di equipaggiamento di sicurezza lacerati, appartenenti alla squadra scomparsa. Sono nove i paramedici di cui non si hanno notizie da una settimana. Testimoni affermano che la squadra di soccorso è stata giustiziata e sepolta dall'esercito israeliano. La Mezzaluna Rossa ha anche accusato le autorità israeliane di ostacolare la squadra di soccorritori nelle ricerche dei dispersi. 

Israele espande operazione di terra a Rafah

La tensione a Rafah non accenna a calare, mentre l'esercito israeliano annuncia oggi di aver ampliato la sua offensiva terrestre proprio nella Striscia di Gaza meridionale. Le truppe sono entrate nel quartiere di al-Jneina, sempre a Rafah, nell'ambito di un'iniziativa volta ad ampliare una zona cuscinetto lungo i confini della Striscia. L'Idf ha affermato che le truppe hanno demolito le infrastrutture di Hamas nella zona. Separatamente, nel fine settimana sono stati effettuati decine di attacchi aerei, prendendo di mira quelle che l'esercito ritiene essere infrastrutture di Hamas e della Jihad islamica palestinese.

Tra negoziati e tensioni

Nel frattempo, qualcosa si muove anche sul fronte diplomatico. Secondo fonti egiziane citate dal quotidiano del Qatar Al-Araby Al-Jadeed, Hamas ha accettato la nuova proposta di tregua che prevede il rilascio di cinque ostaggi israeliani in cambio del cessate il fuoco e dell'ingresso degli aiuti umanitari nella Striscia di Gaza, in occasione dell'Eid al-Fitr, la festa che segna la fine del Ramadan. Secondo le stesse fonti "ora la palla è nel campo del governo israeliano e degli americani". Il quotidiano riferisce che tra gli ostaggi da liberare figurerebbe il cittadino israelo-americano Edan Alexander.

Nel pomeriggio però Hamas soffia sul fuoco e pubblicato un secondo video di propaganda dell'ostaggio israeliano Elkana Bohbot, cinque giorni dopo un filmato che lo ritraeva insieme a un altro ostaggio sequestrato nella Striscia. Non è certo la prima volta che l’organizzazione pubblica video simili, in quella che secondo Israele è una deplorevole guerra psicologica. Bohbot è disperso dal 7 ottobre 2023, quando fu rapito dai miliziani di Hamas al festival musicale Supernova.

Intanto in Israele sono iniziate le proteste settimanali contro il governo Netanyahu, e per chiedere appunto la liberazione degli ostaggi. Migliaia sarebbero scesi in piazza nelle città di tutto il Paese. Secondo il quotidiano "Times of Israel" in piazza Habima, a Tel Aviv, i manifestanti sventolano bandiere israeliane e Lgbt+. Inoltre, ad Haifa, i dimostranti stanno marciando tenendo in mano un manifesto che recita: "Fino alla restituzione dell'ultimo ostaggio".