Gaza, Mezzaluna Rossa: “Fatto a pezzi nostro capo missione”. Fuoco sulle ambulanze, l’ammissione di Israele
Idf: “Mezzi colpiti per errore, si stavano avvicinando in modo sospetto ai veicoli di Hamas”. Testimoni: “La squadra di soccorso è stata giustiziata e sepolta dagli israeliani”

Roma, 29 marzo 2025 - Nell’inferno di Gaza, capita anche che a finire sotto il tiro incrociato dell’esercito israeliano siano ambulanze e camion dei pompieri. Succede nel sud della Striscia, ed è lo stesso Idf ad ammettere di aver aperto il fuoco “per errore” su mezzi civili durante un’operazione mirata contro membri di Hamas. A riportare la notizia è il Time of Israel.
L'episodio è avvenuto domenica scorsa nel quartiere di Tel Sultan, a Rafah e, secondo le autorità di Hamas, almeno un soccorritore sarebbe rimasto ucciso.

L'Idf ha dichiarato che le truppe aveva inizialmente sparato contro veicoli di Hamas, eliminando diversi terroristi, ma poco dopo altri mezzi si sono avvicinati in modo sospetto, inducendo i militari ad aprire nuovamente il fuoco, colpendo presunti membri di Hamas e della Jihad Islamica.
Dopo un'indagine preliminare, l'esercito israeliano ha riconosciuto che tra i veicoli presi di mira alcuni erano ambulanze e autopompe. Tuttavia, ha ribadito la sua condanna per "l'uso ripetuto" di ambulanze da parte delle organizzazioni terroristiche nella Striscia di Gaza per scopi militari.
Di contro, la Mezzaluna Rossa Palestinese (Prcs, la Croce rossa palestinese) si è detta “scioccata” dopo il ritrovamento del corpo smembrato di Anwar Abdel Hamid al-Attar, capo della missione di soccorso scomparsa una settimana. Secondo quanto riporta Al Jazeera sarebbe stato rinvenuto proprio a Tel Sultan, insieme ad ambulanze e autopompe. I mezzi erano sepolti sotto le macerie, irriconoscibili.
In una dichiarazione, la Prcs ha affermato che i soccorritori hanno trovato pezzi di equipaggiamento di sicurezza lacerati, appartenenti alla squadra scomparsa. Sono nove i paramedici di cui non si hanno notizie da una settimana. Testimoni affermano che la squadra di soccorso è stata giustiziata e sepolta dall'esercito israeliano. La Mezzaluna Rossa ha anche accusato le autorità israeliane di ostacolare la squadra di soccorrittori nelle ricerche dei dispersi.
Si lavora alla tregua
Nel frattempo, si cerca una quadra sul fronte diplomatico. Secondo fonti egiziane citate dal quotidiano del Qatar Al-Araby Al-Jadeed, Hamas ha accettato la nuova proposta di tregua che prevede il rilascio di cinque ostaggi israeliani in cambio del cessate il fuoco e dell'ingresso degli aiuti umanitari nella Striscia di Gaza, in occasione dell'Eid al-Fitr, la festa che segna la fine del Ramadan. Secondo le stesse fonti "ora la palla è nel campo del governo israeliano e degli americani". Il quotidiano riferisce che tra gli ostaggi da liberare figurerebbe il cittadino israelo-americano Edan Alexander.