Garlasco, perquisizione le case di Andrea Sempio e dei suoi genitori: «Cercano l’arma del delitto in un campo»

Si cercano supporti informatici, telefoni e pc. I militari vanno anche in casa di due amici L'articolo Garlasco, perquisizione le case di Andrea Sempio e dei suoi genitori: «Cercano l’arma del delitto in un campo» proviene da Open.

Mag 14, 2025 - 07:20
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Garlasco, perquisizione le case di Andrea Sempio e dei suoi genitori: «Cercano l’arma del delitto in un campo»

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I carabinieri stanno effettuando una perquisizione nelle case di Andrea Sempio e dei suoi genitori. I militari si muovono su mandato della procura di Pavia da questa mattina all’alba. La notizia viene lanciata dai social del Tg1 e nell’edizione delle 7 del telegiornale. L’indagine è ovviamente quella dell’omicidio di Chiara Poggi a Garlasco. La perquisizione è «mirata ad acquisire elementi utili all’inchiesta attraverso l’analisi dei contenuti di supporti informatici, telefoni e pc presenti in casa». L’Arma è entrata anche in casa di due amici del ragazzo. Le perquisizioni sono coordinate dal procuratore di Pavia, Fabio Napoleone, dall’aggiunto Stefano Civardi e dalla pm Valentina De Stefano.

La ricerca dell’arma

Secondo alcune indiscrezioni i carabinieri starebbero cercando l’arma del delitto. Ovvero il coltello con cui l’assassino ha ucciso Poggi. Le ricerche si starebbero concentrando in un campo che si trova in località Tromello, nelle vicinanze di una vecchia casa di corte.

L’accusa a Sempio

Sempio, amico del fratello della vittima, 19enne all’epoca dei fatti, oggi di anni ne ha 37 e fa l’informatico. Il suo nome era già finito nel registro degli indagati dopo che il suo dna fu trovato sotto le unghie di Chiara Poggi. Le accuse nei suoi confronti furono archiviate. Poi il nuovo avviso di garanzia, grazie a una nuova indagine sul dna sviluppata con metodi e tecniche di ultima generazione. L’uomo viene accusato di omicidio in concorso con ignoti o con lo stesso Andrea Stasi, il fidanzato della vittima condannato come unico colpevole dalla Corte di Cassazione nel dicembre 2015. Il materiale genetico si trovava sotto le unghie di Poggi, secondo l’esperto di Stasi che ha dato il via alla nuova indagine.

Il nuovo nome

Si chiama invece Antonio ed è un ex vigile del fuoco secondo «Chi l’ha visto» il nuovo nome coinvolto nell’inchiesta sul delitto di Chiara Poggi. Secondo la trasmissione di Federica Sciarelli, l’uomo non è indagato. È già stato sentito dai carabinieri, che ne hanno chiesto conto alla madre di Andrea Sempio, indagato per omicidio in concorso della 26enne uccisa il 13 agosto di 18 anni fa.

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