Formula 1 | Gran Premio del Bahrain 2025, l’anteprima di Pirelli

Dopo la pioggia notturna prima della gara e i ciliegi in fiore di Suzuka, la Formula 1 fa le valigie

Apr 10, 2025 - 13:54
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Formula 1 | Gran Premio del Bahrain 2025, l’anteprima di Pirelli

Dopo la pioggia notturna prima della gara e i ciliegi in fiore di Suzuka, la Formula 1 fa le valigie per approdare nel caldo secco del Bahrain. Dalla frescura giapponese alle alte temperature del Golfo Persico, il Circus si prepara a vivere il quarto appuntamento della stagione 2025 sul circuito di Sakhir, dove i 30°C attesi e l’asfalto abrasivo promettono di mettere a dura prova piloti, monoposto e (soprattutto) pneumatici.

GP Bahrain: le gomme e il fattore clima

Come in Giappone, Pirelli porterà le tre mescole più dure della gamma: C1 (Hard), C2 (Medium) e C3 (Soft). Ma la gestione sarà completamente diversa. Durante i test invernali disputati proprio a Sakhir a fine febbraio, gli unici previsti dal regolamento 2025, il clima fu insolitamente fresco e ventoso, rendendo poco indicativi alcuni dati. Ora, con il ritorno alle alte temperature, sarà fondamentale capire come reagiranno le nuove mescole, in particolare la C2, che potrebbe diventare una reale opzione da gara.

Nel corso dei test furono percorsi oltre 21.000 km, con la C3 regina assoluta (67% dei giri). In vista del Gran Premio, Pirelli ha aumentato le pressioni minime di gonfiaggio: 23 psi sull’anteriore e 21 sul posteriore, per gestire al meglio le sollecitazioni attese.

Gran Premio del Bahrain: strategia a una o due soste?

Nel 2024 tutti i piloti effettuarono almeno due pit-stop, con Soft e Hard protagoniste. Ma le modifiche alla gamma Pirelli per il 2025 hanno ridotto il divario prestazionale tra le mescole, rendendo la sosta unica una possibilità concreta, a patto che il degrado termico, ovvero l’usura irreversibile del battistrada causata dal calore, non sia eccessivo.

Come sempre in Bahrain, saranno decisivi i long run del venerdì, soprattutto durante la seconda sessione di libere che si correrà in condizioni simili alla gara. Le squadre dovranno valutare attentamente l’overheating (il surriscaldamento superficiale, potenzialmente reversibile) e il degrado termico, per pianificare al meglio la strategia.

Sakhir: tra trazione, freni e sorpassi

Il circuito di Sakhir, nella sua configurazione classica da 5,412 km e 15 curve, è noto per essere duro con le gomme, specialmente nelle fasi di trazione e frenata. L’asfalto è estremamente abrasivo e il vento può portare sabbia in pista, creando instabilità. Le curve 1, 4 e 11 sono i punti più favorevoli ai sorpassi, grazie a staccate violente e lunghi rettilinei. Fondamentale sarà trovare il giusto bilanciamento tra carico aerodinamico e velocità di punta, evitando il degrado precoce degli pneumatici posteriori, vero ago della bilancia a Sakhir.

Gran Premio del Bahrain, un po’ di storia

Il Bahrain è stato il primo Paese mediorientale a ospitare un Gran Premio di Formula 1 nel 2004. Da allora si è corso 20 volte, con Lewis Hamilton re incontrastato: 5 vittorie e 11 podi. Seguono, tra i piloti attualmente in attività Alonso (3 successi), Verstappen (2) e Leclerc (1). Tra chi non corre più, Sebastian Vettel registra quattro successi, Massa due, Michael Schumacher, Button e Rosberg uno. Fuori dall’albo d’oro il primo posto nel 2020 di Sergio Perez sull’Outer Track. Tra le squadre, la Ferrari guida la classifica con 7 vittorie, mentre la Mercedes detiene il record di pole position (7). Con una pista severa, condizioni climatiche impegnative e una griglia più compatta che mai, il Gran Premio del Bahrain si preannuncia come una prova del fuoco per piloti e team. Una sfida fondamentale per capire i veri valori in campo nel mondiale 2025.