Flotte aziendali alla prova della transizione verso un parco auto green
Il rinnovamento delle flotte aziendali passa dalla sostenibilità ma la transizione verso veicoli elettrici e la gestione dei costi restano sfide complesse.

Nonostante la decisa virata normativa e fiscale in direzione della sostenibilità, in Italia sono ancora molte le imprese che non rinnovano il parco auto. La stagnazione nella gestione delle flotte aziendali è dovuta al fatto che le aziende si trovano ad affrontare i pesanti costi operativi legate alla transizione verso modelli green, in particolare per quanto riguarda l’adozione di veicoli elettrici. Senza contare la scarsità di infrastrutture di ricarica.
Le flotte aziendali si trovano dunque a un crocevia importante: da una parte, la necessità di rinnovare il parco auto per ottimizzare costi e prestazioni, dall’altra la spinta verso una crescente sostenibilità ambientale. Analizziamo lo scenario.
Il panorama attuale delle flotte aziendali
Secondo una recente survey condotta tra i fleet manager, è emerso che circa il 40% delle imprese non rinnova il proprio parco auto con la frequenza necessaria. Questo dato è emerso da un’indagine che ha coinvolto diverse realtà aziendali, rivelando che molti optano per il mantenimento di veicoli più vecchi a causa di considerazioni economiche e della mancanza di risorse adeguate per l’implementazione di soluzioni più moderne.
Le flotte aziendali, infatti, sono ancora in gran parte composte da veicoli a motore termico, nonostante le politiche governative che incentivano l’uso di auto elettriche.
Costi e infrastrutture frenano l’elettrificazione
Le auto elettriche sono sempre più apprezzate per i benefici ambientali e i costi di gestione ridotti. Tuttavia, una delle principali barriere all’ingresso per le aziende resta l’infrastruttura di ricarica. L’assenza di un numero sufficiente di colonnine è uno degli ostacoli più evidenti all’adozione di veicoli elettrici nelle flotte aziendali.
I dati 2025 sono però incoraggianti: la rete italiana di colonnine pubbliche conta circa 66mila punti installati a fine marzo, con i punti di ricarica sulle autostrade a quota 1.108 unità e con il 45,5% delle aree di servizio autostradali è oggi dotato di colonnine. Tra le Regioni più coperte spicca la Lombardia con 13.306 punti di ricarica, seguita da Lazio (7.040), Piemonte (6.351) e Veneto (6.031).
Alcune iniziative, come la collaborazione tra aziende e operatori di infrastrutture di ricarica, stanno cercando di risolvere questo problema, ma è evidente che una maggiore spinta a livello istituzionale è necessaria per velocizzare il cambiamento. La creazione di una rete capillare di punti di ricarica, infatti, rappresenta una condizione essenziale per rendere l’auto elettrica un’opzione praticabile per le aziende.
Aniasa (associazione di Confindustria per autonoleggio e mobilità), per esempio, insiste per una nuova strategia fiscale che preveda incentivi alle imprese che passano alle flotte green.
Parco auto green: a che punto siamo
Secondo le analisi di mercato, le flotte aziendali green sono comunque in costante crescita. Le aziende stanno iniziando a convertire i loro parchi auto per rispondere alle direttive UE e ridurre nel tempo i costi di gestione.
Di fatto, le auto aziendali elettriche o ibride non solo contribuiscono a ridurre le emissioni di CO2 ma consentono anche di ridurre i costi di gestione grazie alla minore manutenzione e ai benefici fiscali. Le politiche governative e gli incentivi fiscali, inoltre, rendono l’acquisto di veicoli elettrici più accessibile alle aziende, spingendo sempre più imprese a considerare l’adozione di veicoli a basse emissioni per le loro flotte.
Gestione flotte aziendali: soluzioni innovative
Un’altra spinta importante riguarda la gestione delle flotte aziendali, un campo in cui le tecnologie digitali stanno giocando un ruolo crescente. Le moderne soluzioni di fleet management permettono alle aziende di ottimizzare l’uso delle proprie risorse, ridurre i costi operativi e monitorare costantemente le performance dei veicoli.
Il monitoraggio in tempo reale, l’analisi dei consumi e l’adozione di sistemi per la gestione della manutenzione sono solo alcune delle opportunità offerte dalle nuove tecnologie. Inoltre, l’integrazione di piattaforme di car sharing aziendali sta diventando una pratica sempre più diffusa, che consente di ridurre il numero di veicoli necessari e, di conseguenza, abbattere i costi di gestione.