Fiumi e mari, un universo da salvare. Sistemi di depurazione più efficienti
L’Emilia-Romagna punta al raggiungimento del livello ’buono’ per tutte le acque della riviera

La tutela della vita sott’acqua è un obiettivo cruciale per garantire la sostenibilità ambientale e la biodiversità. In Italia, diverse regioni stanno implementando progetti significativi per preservare e valorizzare le risorse idriche.
L’Emilia-Romagna ha adottato misure concrete per conservare e preservare il mare e le risorse marine, in linea con l’Obiettivo 14 dell’Agenda 2030. L’Operazione ‘Mari Puliti’ che punta a migliorare la qualità delle acque, ripulendole dai rifiuti, contribuendo a ridurre le microplastiche in Adriatico, ne è la testimonianza.
A Rimini, il Piano di Salvaguardia della Balneazione Ottimizzato (Psbo) è un progetto ambizioso volto a migliorare la qualità delle acque marine attraverso l’implementazione di sistemi avanzati di depurazione. Questo intervento ha l’obiettivo di ridurre gli sversamenti in mare, garantendo una balneazione sicura e sostenibile. L’obiettivo, entro il 2030, è il raggiungimento dello stato ’buono’ per tutte le acque della costa. Fondamentale, in questo caso, l’attuazione delle misure del Piano di Gestione del Bacino Idrografico del Po con la tutela delle acque 2022-2027. Previsti la costruzione e l’ammodernamento di impianti di trattamento delle acque reflue urbane e industriali, la riduzione dell’inquinamento dei nutrienti di origine agricola,
il controllo degli impatti negativi della pesca e dello sfruttamento.
Nelle Marche prosegue invece la strategia basata su monitoraggi, campagne di pulizia e interventi per la depurazione delle acque reflue.
La Toscana ha sviluppato una banca dati dedicata al monitoraggio delle acque superficiali destinate alla vita dei pesci, evidenziando l’importanza della qualità delle acque interne per la biodiversità. Inoltre, il progetto Life Rewat nella Val di Cornia si concentra sulla gestione sostenibile delle risorse idriche, promuovendo interventi come la ricarica controllata delle falde acquifere e la riqualificazione fluviale.
Livorno e Pisa sono coinvolte nel progetto “Arcipelago Pulito”, un’iniziativa che mira a coinvolgere i pescatori nella raccolta dei rifiuti marini, contribuendo alla pulizia del mare e alla sensibilizzazione sulla problematica dei rifiuti plastici.
In Lombardia, i progetti Life rappresentano un’opportunità significativa per la realizzazione della Rete Natura 2000, contribuendo all’obiettivo di arrestare la perdita di biodiversità. A Bergamo e Brescia, iniziative come la creazione di vasche di laminazione delle acque mirano a migliorare la gestione delle risorse idriche e prevenire il rischio di alluvioni.
Il progetto Aretè, promosso da Legambiente Lombardia, si è concentrato sull’ottimizzazione della circolazione dell’acqua per incrementare la biodiversità, sottolineando l’importanza di una gestione integrata delle risorse idriche.
L’Umbria, invece, sta sviluppando la propria Strategia per lo Sviluppo Sostenibile che include obiettivi legati alla gestione sostenibile delle risorse idriche. Il progetto Turn (Urban Re-Generation Terni-Narni) rappresenta un esempio concreto, con l’obiettivo di abbattere il consumo di acqua potabile fino al 100% grazie al ricircolo delle acque di processo e al recupero delle acque piovane.
Inoltre, l’Umbria promuove iniziative di sensibilizzazione ambientale come l’Umbria Green Festival, che affronta tematiche legate alla sostenibilità e alla tutela delle risorse naturali.