Filippo Ganna fora alla Parigi-Roubaix: cos’è successo all’azzurro, addio sogni di gloria

AGGIORNAMENTO ORE 14.50. Filippo Ganna non ha retto il ritmo dei migliori durante l’avvicinamento alla Foresta di Arenberg  e ha dovuto dire addio ai sogni di gloria.

AGGIORNAMENTO ORE 14.05. Filippo Ganna è riuscito a rientrare nel gruppo principale dopo un lungo inseguimento durato 25 chilometri. Le energie profuse si faranno purtroppo sentire nel corso del pomeriggio. Mancano 127 km al traguardo, tra poco ci sarà la Foresta di Arenberg.

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Filippo Ganna ha forato nel primo settore di pavé della Parigi-Roubaix: l’avventura nella terza Classica Monumento della stagione è incominciata nel peggior modo possibile per l’ambizioso piemontese, tra i favoriti della vigilia dopo il secondo posto alla Milano-Sanremo e l’ottava piazza al Giro delle Fiandre. Nel tratto a tre stelle di 2,2 km da Troisvilles a Inchy, che l’alfiere della INEOS Grenadiers aveva preso nelle posizioni di testa affiancato dai propri compagni di squadra, un problema alla bicicletta lo ha costretto a fermarsi.

Il già Campione del Mondo a cronometro ha dovuto aspettare l’ammiraglia, che purtroppo era piuttosto arretrata visto che in quel momento era ancora abbastanza folto. Il 28enne è riuscito a ripartire soltanto dopo una cinquantina di secondi, scortato da Ben Swift e Ben Turner all’inseguimento del plotone dei migliori. Filippo Ganna sta cercando di rientrare, ma il compito non è dei più semplici anche se la gara è estremamente lunga e mancano ancora 150 chilometri all’arrivo al Velodromo.

Filippo Ganna sta spendendo parecchie energie e indubbiamente questo sforzo si farà sentire, nel caso in cui dovesse riuscire a rientrare. La presenza nel gruppetto del belga Jasper Philipsen sta aiutando la rimonta. L’azzurro punta a conseguire a un risultato di lusso nell’Inferno del Nord, dove debutta lo sloveno Tadej Pogacar (alla prima prova sulle pietre francesi dopo la stoccata di settimana scorsa alla Ronde) e dove l’olandese Mathieu van der Poel punta al colpaccio dopo il trionfo alla Classicissima di Primavera.