Ferrari, test decisivo sul nuovo bilanciamento: preview GP Bahrain

Per la Ferrari, il Bahrain rappresenta un crocevia fondamentale in F1. I primi tre Gran Premi sono stati un continuo test per comprendere i vari problemi aerodinamici e meccanici accusati dalla SF-25, con risultati non del tutto soddisfacenti. Ci si aspettava monoposto diversa, ma i ritardi sulla comprensione hanno fatto il resto. Il tram ha portato un’evoluzione […]

Apr 10, 2025 - 16:50
 0
Ferrari, test decisivo sul nuovo bilanciamento: preview GP Bahrain

Per la Ferrari, il Bahrain rappresenta un crocevia fondamentale in F1. I primi tre Gran Premi sono stati un continuo test per comprendere i vari problemi aerodinamici e meccanici accusati dalla SF-25, con risultati non del tutto soddisfacenti. Ci si aspettava monoposto diversa, ma i ritardi sulla comprensione hanno fatto il resto. Il tram ha portato un’evoluzione in alcuni aspetti, ma anche una vera rivoluzione in altri. Si è presa un rischio che per ora non sta ripagando affatto le attese.

I problemi aerodinamici della SF-25

I grattacapi della Ferrari sono stati analizzati più volte. Essenzialmente, manca una corretta interazione tra meccanica e aerodinamica, un problema che influisce specie sul posteriore della monoposto. Questo si traduce nell’impossibilità di utilizzare le altezze da terra ottimali, che permetterebbero di aumentare il carico aerodinamico e sfruttare il potenziale della SF-25, come sottolineato da Vasseur.

In pista, il risultato di questa difficoltà è una finestra di setup più ristretta, che, considerando i distacchi attuali tra le monoposto, comporta una differenza significativa sul cronometro. Per dare un’idea, il ritardo rispetto alla McLaren, che al momento rappresenta il benchmark, è di circa 3 decimi sul giro secco. Non sembra molto ma in realtà, nella massima categoria del motorsport è un’eternità.

Ferrari F1 Bahrain
Charles Leclerc (Ferrari) a bordo della SF-25 in Giappone

Il feedback di Lewis Hamilton e Charles Leclerc evidenzia un forte sottosterzo, un guaio che sembra essere più problematico per il sette volte campione del mondo di F1 che, in questo primo scorcio di campagna agonistica, non è riuscito a trovare un modo per attenuarlo. In Giappone il monegasco ha studiato una particolare tecnica nello stile di frenata che può limitarlo, metodo che userà pure l’inglese dal Bahrain.

Nuovo fondo e ala posteriore

Tramite i soliti canali della squadra italiana, il team principal della storica scuderia Ferrari ha parlato del lavoro per Sakhir. Quel “Si tratta di capire” di stampa binottiana che sinceramente ha stufato. Tanto lavoro di comprensione, insomma. Ciò malgrado, se qualcosa non è cambiato nella ultime ore dopo i test di giovinazzi a Maranello, la Rossa dovrebbe far debuttare alcune novità.

Ferrari F1 Bahrain
Il monegasco Charles Leclerc in azione con la Ferrari SF-25 al GP del Giappone 2025

Tra queste il nuovo fondo con modifiche nella zona inferiore, progettato per spostare il centro di pressione. Questo intervento mira a ridurre il sottosterzo e garantire maggiore stabilità della vena fluida a determinate altezze, cercando di prevenire il fenomeno del bottoming, che Fred ha confermato. L’obiettivo complessivo è ampliare la mappa aerodinamica della SF-25, rendendo la monoposto più competitiva.

Inoltre, qui in Bahrain, è molto probabile che la scuderia di Via Abetone Inferiore 4 porti alcune modifiche nella zona posteriore della monoposto. Ci riferiamo a una nuova ala posteriore, la Spec-2 da medio carico, che mira a migliorare il rapporto tra la downforce prodotta e la resistenza all’avanzato. Avere più efficienza aiuterebbe ad ampliare la finestra di setup della monoposto, rendendo più semplice ottimizzare il setup.

Perché Sakhir è un’opportunità per la Rossa: il tracciato favorevole

Il tracciato di Sakhir dovrebbe essere favorevole alla Ferrari, che per via di determinate scelte tecniche, ha mostrato una maggiore capacità di generare trazione rispetto ad altre squadre. Per ora questo punto di forza è rimasto un po’ sulla carta, sacrificato sull’altare del compromesso sospensivo. Quello bahrainita è un tracciato stop-and-go e la Rossa, almeno in linea teorica, dovrebbe poter trarre vantaggio da questa caratteristica.

C’è poi un altro aspetto interessante che vale la pena menzionare. Ci riferiamo alla all’equazione che regola il carico aerodinamico e la resistenza all’avanzamento. Un compromesso che a quanto sappiamo dovrebbe essere raggiunto molto più facilmente, rendendo di riflesso la monoposto decisamente più competitiva. È un po questo quello che il team modenese si attende dall’imminente fine settimana.

Ferrari F1 Bahrain
Lewis Hamilton a bordo della Ferrari SF-25 in Giappone

Duante la tre giorni di prove su pista, andata in onda alla fine del mese di febbraio, la Ferrari, osservando gli onboard, ha mostrato un buon comportamento in uscita dalla prima chicane verso la curva 4. Idem per il tratto che porta alla 10. Alla monoposto italiana serve ottenere un bilanciamento ottimale nelle sezioni veloci e strette del circuito, tra la pieghe 11 e la 14, zone dove aveva mostrato una certa sofferenza.

Gestione gomme

Un altro aspetto cruciale per la Ferrari sarà la gestione del posteriore. Le gomme, di fatto, saranno stressate longitudinalmente in trazione e subiranno micro scivolamenti durante il giro. Ridurre questa dinamica per la Rossa è cruciale, i quanto non è a livello di McLaren nell’amministrazione degli pneumatici. Parola d’ordine? Contenere la temperatura superficiale delle coperture.

Al contrario questo aspetto avrà un impatto decisivo sulla durata delle gomme e ovviamente sull’aderenza disponibile duranti gli stint, con alto quantitativo di carburante bordo, sulla distanza dei 300 chilometri. Il tutto tenendo in stretta considerazione le alte temperature ambientali, superiori allo scenario andato in onda nei pre season test, che potrebbero influenzeranno fortemente la performance delle monoposto.

Ferrari F1 Bahrain
Il britannico Lewis Hamilton (Ferrari) nel GP del Giappone 2025

Con gli aggiornamenti tecnici in arrivo, la Ferrari avrà l’opportunità di migliorare in maniera significativa il suo rendimento, per cercare di trarre il massimo profitto sul tracciato di Sakhir e tornare nella lotta al vertice. Un test davvero cruciale per il proseguo della stagione. Se il team riuscirà a gestire correttamente il sottosterzo e a ottimizzare la messa a punto, la SF-25 potrebbe finalmente esprimere il suo pieno potenziale.

Autori: Zander Arcari – @berrageiz – Niccoló Arnerich – @niccoloarnerich  

Immagini: Scuderia Ferrari F1TV