Ferrari: Lewis chiede le Soft, vola e si prende il podio a Miami

Sesta e settima posizione per Ferrari nella prima qualifica del mondiale. L’ennesimo risultato in F1 decisamente sottotono. Ma non poteva fare di più la Rossa, perché l’assetto di base non era ottimale e nemmeno le correzioni apportate durante le Fp1 hanno cancellato il limiti del tram italiano. E così ancora una volta a ricorrere, nei […]

Mag 3, 2025 - 20:12
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Ferrari: Lewis chiede le Soft, vola e si prende il podio a Miami

Sesta e settima posizione per Ferrari nella prima qualifica del mondiale. L’ennesimo risultato in F1 decisamente sottotono. Ma non poteva fare di più la Rossa, perché l’assetto di base non era ottimale e nemmeno le correzioni apportate durante le Fp1 hanno cancellato il limiti del tram italiano. E così ancora una volta a ricorrere, nei 100 chilometri dove recuperare posizioni su chi precedere poteva essere più facile per via della pioggia.

Partenza rinviata, Charles non partecipa alla Sprint Race

La prima notizia importante è il botto di Leclerc nei giro che precedono la grigia di partenza. Il monegasco perde la vettura in frenata e sbatte contro le barrire. La vettura è troppo danneggiata e pertanto, considerando il poco tempo a disposizione, Charles è costretto ad osservare la Sprint Race dal muretto. Gli pneumatici Pirelli a banda blu vengono montati sull’unica Rossa in gara.

Si tratta delle gomme estreme da pioggia, utilizzate a causa dell’abbondante acquazzone che è stato riversato sulla pista statunitense. Tutte le indicazioni del caso vengono fornite da Adami, per consigliare il comportamento da adottare, specie nei primi giri. In questi casi con fondo viscido si parte in seconda marcia, per evitare i pattinamenti il più possibile.

Ferrari Hamilton F1
Charles Leclerc a bordo della Ferrari SF-25 incidentata prima della Sprint Race

Tuttavia la direzione gara ha deciso di effettuare due giro dietro alla Safety Car per poi capire il da farsi. Il britannico si lamenta per la scarsa visibilità nel mentre, scenario dove il suo ingegnere di pista li ricorda di lavorare sulle gomme. Al termine dei due passaggi arriva la bandiera rossa. Gli steward hanno deciso si stoppare la corsa, per il momento, in quanto c’è troppa acqua sull’asfalto. Tutti in pitlane, insomma…

Circa 20 minuti più tardi il sette volte campione del mondo risale sulla Ferrari. A quanto pare non dovrebbe più piovere. Hamilton e Adami confabulano via radio per gestire al meglio la vettura. Si parla di brake balance e differenziale a centro curva. La necessità di amministrare le condizioni cangianti impera, per evitare bloccaggi deleteri e far ruotare la monoposto. Ancora una volta verrano realizzati due giri dietro la Safety Car per capire in che modo si partirà.

Lewis sta lontano dai guai

Partenza da fermo: questa la decisione della direzione gara. La posizione al via viene mantenuta da Lewis, che non prova nessun tipo di attacco verso gli avversari. Alle sue spalle, è Albon a rendersi parecchio minaccioso, costringendo l’inglese a controllare ripetutamente gli specchietti per evitare che vengano lasciati spazi liberi al connazionale di origine tailandese.

L’attivazione delle gomme, in quel momento, non viene affatto facilitata, soprattutto da una Ferrari che tende a immettere meno energia sulle coperture. La scarsa rotazione viene subito lamentata da Hamilton, che non riesce a portare la velocità desiderata a centro curva. Anche la trazione viene resa problematica da un asse posteriore che si trova ancora fuori dalla temperatura target, troppo freddo.

Ferrari Hamilton F1
Lewis Hamilton a bordo della SF-25 nella Sprint Race di Miami

Al sesto giro, le condizioni della pista vengono chieste da Adami, che vuole capire quando arriverà il crossover per un eventuale passaggio alla gomma da asciutto, se ne varrà la pena. Viene suggerito via radio un miglioramento della performance nelle curve 8 e 16, dove serve aderenza nelle fasi di accelerazione.

Va detto che nei tratti più guidati della pista la numero 44 fatica in modo evidente. Nel frattempo il cielo si apre e raggi di sole iniziano a scaldare l’asfalto. Le gomme, ormai in overheating, vengono segnalate da Lewis, che riceve l’indicazione di uscire dalla traiettoria sulle rette per favorirne il raffreddamento.

Strategia super della Ferrari

La crisi sulle coperture si palesa una volta superata metà gara. Il surriscaldamento viene registrato sull’asse posteriore, mentre quello anteriore resta freddo. Guidare la vettura in queste condizioni diventa davvero complicato. A quel punto, il rischio viene preso dalla Ferrari, che effettua il pit stop per montare le gomme da asciutto in maniera anticipata. Le Medium erano state suggerite dal muretto, ma le Soft vengono preferite da Hamilton.

Una volta tornato in pista, la quindicesima posizione viene occupata da Lewis, con soli cinque passaggi ancora da disputare. La chiamata ai box, tuttavia, si rivela ottima perché consente un passo strepitoso. L’extra grip fornito dalle Soft viene sfruttato al massimo da Lewis, che spinge davvero forte e viene premiato da una grande rimonta nel giro di poche tornate con la sua SF-25.

Ferrari Hamilton F1
L’inglese Lewis Hamilton nella prima fase di gara con la Ferrari SF-25 a Miami

A tre giri dalla fine, l’inglese si ritrova addirittura in terza posizione. Poco dopo, però, l’intervento della Safety Car, causato dallo stop di Alonso, pone fine alla rimonta del britannico. Di fatto la mini gara da 100 chilometri finisce qui. Va speso un grande applauso per la tattica super della Ferrari e va ribadito come Hamilton abbia scelto le Soft rifiutando le Medium che non gli avrebbero dato cosi tanto surplus prestazionale…

Autori: Zander Arcari – @berrageiz   

Immagini: Scuderia Ferrari – F1TV