Ferrari, l’ala posteriore è irregolare per Red Bull che accusa la rossa!
È già guerra tra Red Bull, Ferrari. O per meglio dire… è la scuderia di Milton Keynes che ha sparato un missile terra aria verso Maranello. Pure McLaren è della partita come team accusato. La tre giorni di test sul tracciato di Sakhir, Bahrain, è appena terminata e già iniziano a serpeggiare sospetti in merito […]

È già guerra tra Red Bull, Ferrari. O per meglio dire… è la scuderia di Milton Keynes che ha sparato un missile terra aria verso Maranello. Pure McLaren è della partita come team accusato. La tre giorni di test sul tracciato di Sakhir, Bahrain, è appena terminata e già iniziano a serpeggiare sospetti in merito alla regolarità di alcune soluzioni progettate dai top team. Perché, come al solito, a fare rumore sono le innovazioni proposte da chi potrà essere in lotta per qualcosa di davvero importante. La massima categoria del motorsport ha vissuto una stagione abbastanza movimentata nella scorsa campagna.
Il “mini DRS” McLaren, la flessibilità fin troppo evidente delle appendici alari anteriori, la regolazione del “T-Tray” Red Bull e altre diavolerie che hanno avvelenato il finale della scorsa stagione, già abbondantemente teso in pista. I test in F1 non sono soltanto l’occasione per verificare la qualità del lavoro svolto in fabbrica, ma anche per gettare uno sguardo su quanto progettato e realizzato dai competitor. Immagini, video, GPS e telemetrie consentono di individuare la presenza di soluzioni che possono fornire un vantaggio competitivo ai rivali.
La FIA avvisa i naviganti tra cui Ferrari e McLaren
Nel paddock circola voce che alcuni team abbiano mostrato una flessibilità dell’ala posteriore piuttosto borderline. Ricordiamo che proprio nel corso del primo giorno di test, precisamente mercoledì 26 febbraio, la FIA ha pubblicato sul proprio sito istituzionale i nuovi regolamenti 2025 (sportivi, tecnici e finanziari), nonché il nuovo quadro normativo tecnico per la stagione 2026. Proprio in questa nuova versione del regolamento tecnico 2025, la Federazione Internazionale ha reso noti i nuovi criteri per i test di deflessione dell’ala posteriore.
Come anticipato nel comunicato antecedente della F1 Commission, le prove sull’ala posteriore che verranno realizzate dagli steward della FIA durante i fine settimana, saranno già effettivi a partire dal Gran Premio d’Australia, primo appuntamento del campionato mondiale di F1 2025. Mentre quelli sull’ala anteriore entreranno in scena solamente a partire dal Gran Premio di Spagna, nono round della stagione. Motivo? per dar modo alle diverse scuderie di “mettersi a posto” se nei loro progetti avevano prodotto delle componenti al limite.
A dare conferma delle illazioni di quelle che potevano sembrare le solite illazioni da retrobox è niente meno che il direttore tecnico di Red Bull, mica pizza e fichi. Parliamo del francese originario di Auchel, nonché ereditario dell’incarico occupato per più di tre lustri da un certo Adrian Newey. Parliamo di Pierre Waché che sostiene come McLaren e Ferrari utilizzino ancora il “mini-DRS“. Una soluzione dichiarata illegale dall’ente regolatore dopo il Gran Premio dell’Azerbaigian della scorsa stagione, vinto proprio da Oscar Piastri alla guida della MCL38 davanti a Leclerc su Ferrari SF-24.
Ferrari e McLaren: la netta presa di posizione di Waché
Premesso che la regolarità tecnica delle monoposto durante i test non è oggetto di verifica da parte della FIA, l’accusa lanciata da uno dei rappresentanti più importanti di un top team non può certamente essere derubricata come fantasiosa ricostruzione. Del resto, tra due settimane parte il mondiale e, proprio dal Gran Premio d’Australia, i team dovranno essere conformi alle nuove prescrizioni del regolamento tecnico in merito alla deflessione dell’ala posteriore. Nei test statici verrà applicato un carico di 30N in luogo dei 10N, come prescritto nella precedente versione del quadro normativo.
Sempre in merito all’ala posteriore, quando il DRS (sistema ala mobile) non è attivo, i profili alari dovranno per forza di cose possedere uno spazio minimo compreso tra 9,4 mm e 13 mm. Molto interessante anche la precisazione inserita all’interno del paragrafo 3.10.10 (Drag Reduction System). Al fine di non dare adito ad alcun tipo di ambiguità, si ribadisce che, al netto di avarie al sistema DRS, il sistema può assumere solo due posizioni. Per di più, è sottolineato che il tempo di transizione tra le due posizioni deve essere inferiore a 400 ms.
Se l’affermazione di Waché non può essere considerata il sospetto di un singolo, ma evidentemente dell’intera squadra di Milton Keynes, si fa fatica a credere che la McLaren e la Ferrari abbiano estremizzato determinate soluzioni che sono state oggetto di meticolose precisazioni da parte dell’ente regolatore. Sarebbe un rischio davvero tropo grande e forse anche sciocco. A suffragare gli intenti del team austriaco, Waché ha dichiarato che quanto da loro rilevato nella tre giorni dei test sarà oggetto di approfondite discussioni durante le prossime settimana.
Secondo nostre fonti, infatti, Red Bull ha deciso di sporgere denuncia all’organo federale per far si che, ambedue le scuderie in questione, siano oggetto di una verifica da parte della Federazione Internazionale al più presto. Il pool di tecnici capeggiati da Waché avrebbe già una documentazione con prove fotografiche e video a supporto della loro tesi. Un missile balistico per affondare Ferrari e McLaren a poche settimane dal via del campionato che, secondo il francese andrà sicuramente a segno. Per ora parliamo solo di ipotesi, sia chiaro, ma la certezza con cui Pierre commenta i fatti è allarmante.
Quanto visto nei test, a loro avviso, parliamo della Red Bull, è qualcosa di assai visibile e non accettabile. In particolare, pare che vengona contestati due fenomeni. Parliamo della rotazione dell’intera struttura dell’alettone quando il veicolo è in marcia a determinare velocità e, nel secondo caso, della presunta flessione ai lati del flap mobile riconducibile al “mini-DRS” bandito dalla FIA. Il team ex campione del mondo è ora molto più attento alle mosse dei rivali, rispetto a quando spadroneggiava in lungo e in largo tra la seconda parte del 2022 e nella trionfale cavalcata del 2023. Chissà perché…
Autori: Roberto Cecere – @robertofunoat – Zander Arcari – @berrageiz
Immagini: Scuderia Ferrari – Mercedes – F1Tv