Ferrari, ci siamo! Senza voli pindarici, ma la macchina ha dato le prime risposte

Da un venerdì all’altro. La Ferrari riparte da quel venerdì di Melbourne (Australia) dove sembrava che la SF-25 potesse contendere lo scettro alla McLaren. Dal sabato, poi, la realtà è cambiata improvvisamente, come in una specie di 1985 alternativo, ricordando Ritorno al Futuro – Parte II di Robert Zemeckis. Serviva una scossa dopo la debacle […]

Mar 21, 2025 - 12:30
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Ferrari, ci siamo! Senza voli pindarici, ma la macchina ha dato le prime risposte

Da un venerdì all’altro. La Ferrari riparte da quel venerdì di Melbourne (Australia) dove sembrava che la SF-25 potesse contendere lo scettro alla McLaren. Dal sabato, poi, la realtà è cambiata improvvisamente, come in una specie di 1985 alternativo, ricordando Ritorno al Futuro – Parte II di Robert Zemeckis.

Serviva una scossa dopo la debacle nella terra dei canguri e qualcosa si è visto grazie al nuovo arrivato. Sì, perché c’è tanto di Lewis Hamilton nella prima p.1 della stagione della Rossa, pur in una qualifica Sprint dal valore un po’ diverso. A Shanghai (Cina), infatti, lo schedule del week end differisce da quello canonico e tempo per mettere a punto non ce n’è stato troppo.

Hamilton e la Ferrari sono riusciti a trovare quella chimica macchina-pilota fondamentale per la massimizzazione della prestazione. Una vettura equilibrata quella del britannico, con poche correzioni alla guida e soprattutto grande precisione sull’anteriore. Caratteristiche che piacciono molto all’asso nativo di Stevenage, abilissimo poi a interpretare le curve medio lente cinesi con grandissima qualità.

In altre parole, con il sette volte iridato, si è notata una macchina con una buona efficienza e con un ottimo grip all’anteriore in fase di frenata e ingresso curva, come testimoniato anche dagli intertempi siglati da Lewis. Nel computo complessivo del giro, sarà necessario mettersi a posto nel terzo settore, dove McLaren fa un po’ di differenza.

Tuttavia, il vero target sarà lo sfruttamento delle gomme ed Hamilton ha dato un segnale su un circuito che gradisce da sempre, ricordando le sue sei vittorie e altrettante pole-position. Charles Leclerc dovrà darsi da fare per mettersi allo stesso livello del team-mate, comprendendo anche in che modo ci sia un gap sensibile nella percorrenza dei tratti medio-lenti tra lui e il compagno di box.

Al di là di tutto, la SF-25 ha mostrato quel potenziale che si era intravisto all’Albert Park, ma ora bisognerà dare un seguito per non rimanere con un pugno di mosche in mano.