Fabrizio Moro, il toccante monologo a Le Iene: “La paura mi ha salvato”
Poche ore dopo l’uscita del suo nuovo singolo, Prima Di Domani con Il Tre, Fabrizio Moro – ospite a Le Iene – ha recitato un intenso monologo sulla paura, raccontandosi senza filtri. “Ho fatto i conti tutta la vita con la paura“, ha esordito il cantautore romano. “Spesso mi ha impedito di migliorare, di essere […] L'articolo Fabrizio Moro, il toccante monologo a Le Iene: “La paura mi ha salvato” proviene da All Music Italia.

Poche ore dopo l’uscita del suo nuovo singolo, Prima Di Domani con Il Tre, Fabrizio Moro – ospite a Le Iene – ha recitato un intenso monologo sulla paura, raccontandosi senza filtri.
“Ho fatto i conti tutta la vita con la paura“, ha esordito il cantautore romano. “Spesso mi ha impedito di migliorare, di essere quello che volevo. Altre voce, invece, mi ha salvato“.
E, proprio a questo proposito, Moro ha parlato di un piccolo, ma decisivo, frammento della sua vita: “Un giorno, per esempio, avevo il piede schiacciato sull’acceleratore della macchina e, proprio mentre spingevo, con l’adrenalina a mille, a un certo spunto è spuntata e mi ha detto: ‘Rallenta, che fra un po’ diventa tutto rosso’. È arrivata pure lì, in mezzo alla nebbia dell’alcool, perché spesso è difficile bloccarla la paura. È forte, parla, anzi è logorroica.
A volte, sul palco sono convinto di avere tutto sotto controllo e poi, ad un certo punto, torna quella ca**o di voce: ‘Mo’ sbagli tutto… non ti ricordi più niente… Mo’ ti senti male… Non ce la fai, non sei all’altezza…’. Tutta la vita con questa voce dentro la testa”.
Ma il vero problema è che “se non impari a risponderle a tono, ti paralizza“, ha spiegato Fabrizio.
Poi, ha aggiunto: “Una volta stavo a letto con una donna. Era tutto magico, finché la paura non si riaffaccia e mi fa: ‘Mo’ non ci riesci… Fai una figura che questa lo va a raccontare a tutti’. Aò, non ce l’ho fatta. E che ti inventi lì? Certo, ci stanno le pasticche, ma… Ho paura anche di quelle. Se mi dovessero far male?“.
LE IENE, FABRIZIO MORO: “HO PAURA DI CHIEDERE AIUTO”
A questo punto il monologo si trasforma in una sorta di confessione, nella speranza di trovare – al di là delle telecamere – delle braccia tese, accoglienti, e delle orecchie disponibili all’ascolto: “Io ho paura di fallire. Ho paura dell’Alzheimer. Ho paura che i miei figli soffrano. Ho paura di non piacere. Ho paura di stare da solo, ma anche di stare in mezzo agli altri, di non essere accettato. Ma, soprattutto, ho paura di chiedere aiuto, di apparire debole“.
Ma nonostante tutto ciò, “io sto sempre qui e cerco ogni giorno di risponderle, tanto che – alla fine – le voglio pure bene“, ha concluso Fabrizio Moro. “Io me la tengo stretta la paura, perché è soprattutto grazie a lei che ho capito che vivere è il più grande atto di coraggio“.
Foto di copertina a cura di Federico Caraffa
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