F1 | Regolamenti 2026 e ritorno ai V10: Audi si espone e frena gli entusiasmi della Ferrari

Voci dal paddock suggeriscono ripensamenti da parte della F1 sui regolamenti 2026 e una progressiva apertura ai V10: Audi frena Ferrari

La F1 non vuole più i regolamenti 2026 e punta sui V10: dalla Germania, Audi mette un freno agli entusiasmi Ferrari (e Red Bull). Le preoccupazioni e i dubbi sono tanti, per un progetto tecnico che più si avvicina e meno convince gli addetti ai lavori. Cambiare, però, non è realistico: troppe le promesse fatte, troppi gli investimenti. E adesso, da Neuburg, fanno sentire la propria voce.

Gli umori, nel paddock più veloce del motorsport, cambiano in fretta. Tra 2022 e 2023, con il dominio Red Bull e i problemi di porpoising, in tanti criticavano l’attuale regolamento tecnico della Formula 1. Oggi, dopo una stagione bella e combattuta, si teme il futuro. Timori così raggelanti da far pensare l’esatto contrario: rimandare la rivoluzione 2026 e correre con queste vetture per un altro anno.

Sussurri dal paddock che, ad una prima impressione, possono persino entusiasmare, soprattutto associati al fantomatico “ritorno dei V10“. Riflettendoci, però, risulta da subito difficile immaginare una giravolta di tale portata. Che fine farebbero tutti gli investimenti fatti sulle prossime Power Unit? E cosa penserebbero Audi e Honda, l’una approdata e l’altra rimasta nel Circus proprio grazie ai prossimi regolamenti tecnici?

Audi ribadisce i motivi che l’hanno spinta ad entrare in griglia

Se Ferrari e Red Bull sono in prima linea per riportare i V10 in Formula 1, accorciando la vita delle prossime Power Unit da cinque anni a soltanto due o tre, qualcun altro ricorda il proprio peso decisionale. È il caso dei Quattro Anelli che, dopo un breve periodo di silenzio stampa sulla faccenda, così rispondono ad una sollecitazione da parte di The Race.

“Le imminenti modifiche regolamentari, comprese le nuove norme sulle Power Unit ibride previste per la stagione 2026 e oltre, sono state un fattore chiave nella decisione di Audi di entrare in Formula 1. Queste norme riflettono gli stessi progressi tecnologici che guidano l’innovazione nelle vetture stradali di Audi“.

Da Neuburg fanno capire che, insomma, questi motori sono la ragione per cui dal 2026 i tedeschi saranno in griglia. Ed è lecito pensare che anche Honda, rimasta in Formula 1 proprio grazie ai nuovi regolamenti tecnici e prossima fornitrice di PU per Aston Martin, sia della stessa idea.

Chi è aperto ad una (nuova) rivoluzione: Ferrari, Red Bull e…

A partire dal 2026, i fornitori di Power Unit sulla griglia saranno cinque. A Ferrari, Honda e Mercedes, dopo l’addio di Renault, si aggiungeranno RBPT-Ford e Audi. Tra questi, come detto, i più propensi ad un cambio regolamentare sono Maranello e Milton Keynes, come suggerito ancora da Jon Noble, di The Race.

Diversa la posizione di Brackley che, per quanto sottolinei la necessità di avere “mentalità aperta” verso nuove proposte, ribadisce l’importanza dei regolamenti 2026. Questi, secondo Toto Wolff, saranno un successo, oltre che spinta fondamentale per avere in griglia marchi come Audi e Honda.

Per accorciare la vita delle prossime PU serve l’approvazione di FIA, FOM e almeno quattro dei cinque costruttori. Rimandare i regolamenti 2026, invece, richiede voto unanime. Entrambe le soluzioni, al momento, appaiono irrealistiche.

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Foto Copertina: Audi F1

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