F1 | Liuzzi: “Antonelli sta giocando bene le sue carte”

In F1 in questi giorni trascorsi tra la fine del GP della Cina e l’inizio di questo nuovo weekend di gara in Giappone, non si è parlato d’altro che di Red Bull. La monoposto che non va, la squadra che è concentrata solo su Max (non mi sembra una grande scoperta) e dello switch che […] L'articolo F1 | Liuzzi: “Antonelli sta giocando bene le sue carte” proviene da F1Sport.it.

Apr 3, 2025 - 15:39
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F1 | Liuzzi: “Antonelli sta giocando bene le sue carte”

In F1 in questi giorni trascorsi tra la fine del GP della Cina e l’inizio di questo nuovo weekend di gara in Giappone, non si è parlato d’altro che di Red Bull. La monoposto che non va, la squadra che è concentrata solo su Max (non mi sembra una grande scoperta) e dello switch che ha portato Tsunoda al fianco di Verstappen a discapito di Lawson. Per onor di cronaca si è parlato tantissimo anche di Ferrari, ma è meglio non riaprire questo capitolo. Con tutti questi argomenti, per carità legittimi e interessantissimi, si sono spente le luci dell’attenzione mediatica sugli altri piloti e scuderie.

Ma noi manteniamo sempre acceso e ben puntato il faro su Andrea Kimi Antonelli, che come abbiamo detto più volte, ha performato molto bene nei due weekend fino a ora disputati. Un giudizio positivo è stato espresso anche da Vitantonio Liuzzi, ex  pilota di F1, che ai microfoni di Pit-Talk ha detto:

Vitantonio Liuzzi, ex F1 ed attuale commissario FIA.

Io penso che Andrea ci darà tante soddisfazioni per la bandiera italiana. Ha dimostrato fin dall’Australia che non gli manca nulla per meritarsi un titolo in F1. Nelle categorie inferiori, a partire dal kart, è sempre andato fortissimo. E sicuramente avere Toto Wolff alle spalle è una cosa più che positiva, perchè è una delle persone più influenti del paddock, quindi ti da tanta sicurezza. Sta giocando bene le sue carte e, secondo me, potrà dire tanto in futuro, perchè è molto giovane e, per la F1 moderna, ci vogliono un pò di chilometri e gare per prendere il ritmo.

Questa opinione rilasciata da Vitantonio ai nostri microfoni ci permette di fare un confronto tra quello che potremmo definire “Il metodo Red Bull” e “Il metodo Mercedes“. La squadra Anglo-Austriaca negli anni ha cambiato tantissimi piloti, scegliendo di avere in Max il suo punto centrale, andando alla continua ricerca, disperata e spasmodica di un “Max 2”. Questa ricerca si è rivelata totalmente fallimentare, d’altronde non poteva generare risultato differente, ed è costata la carriera a molti giovani talenti. Entrare in F1 ed iniziare a correre fin dall’inizio con un top team è sicuramente un privilegio, che però pone sotto grande pressione, di qualunque genere, i novellini.

Non c’è tempo per ambientarsi, non ci si può permettere di sbagliare. Ma tutto questo non fa altro che generare l’effetto opposto a quello sperato. Così chi è in grado di reagire mentalmente, ha delle buone conoscenze ed è riuscito a creare un rapporto positivo con tutto il paddock, forse riuscirà  trovare un sedile in qualche team minore. Vedi Albon. Chi non ha questa forza invece è costretto a dire addio alla F1. Quello che noi definiamo “modello Red Bull”, ha portato grandi risultati indubbiamente, ma ora inizia a mostrare tutti i suoi aspetti negativi, rischiando di allontanare per tanto tempo la stessa scuderia da quei risultati tanto inseguiti.

Andrea Kimi Antonelli & Toto Wolff nel weekend di Monaco 2024.

Modello opposto è invece quello che la Mercedes ha messo in atto da quest’anno. La mossa di mettere un novellino, come Kimi, al posto di un pluricampione del mondo come Lewis è stata azzeccatissima. Magari se avessero scelto al suo posto Sainz o Alonso o Perez (forse stiamo un po’ esagerando) la seconda freccia d’argento sarebbe riuscita a fare qualche punticino in più in queste due gare. Ma non avrebbero tenuto il passo con i tempi. Il campionato di F1 sta diventando sempre più giovane, ed avere un talento giovanissimo, Kimi ha solo 18 anni, in scuderia è una ricchezza per il presente e per il futuro.z

Sicuramente non è Max. Sicuramente se messi sulla stessa vettura Max avrebbe la meglio. Per ora. Quello che Toto Wolff ha capito, a differenza di Horner o Marko, è che bisogna accudire questi giovanissimi talenti come se fossero dei bambini, delle piantine. Il primo passo è dargli fiducia, il secondo è affiancarli ad un compagno di squadra più esperto, il terzo è dargli tempo, aspettare.

Certo, chiedere di aspettare in uno sport che si basa ed è sinonimo di velocità può sembrare un ossimoro, ma è proprio questo l’ingrediente magico. Forse in casa Red Bull stanno iniziando a comprendere le falle del proprio modello, ma ormai è tardi. Vitantonio Liuzzi ai nostri microfoni ha prospettato un grande periodo per la Mercedes e Kimi:

L’inedita coppia di piloti in casa Mercedes per quest’anno: Antonelli e Russell.

“Ha un compagno di squadra da cui può imparare tantissimo, perché Russell è uno dei piloti più forti in griglia, ma Andrea non è da meno. Ne vedremo delle belle. Forse il primo anno non sarà così semplice, però deve cercare di fare la spugna e imparare il più possibile in questa stagione, per poi mettere in pratica dalla metà stagione in poi o nelle prossime annate. Va veramente molto forte“.

Federico Barbara

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