F1 | “Le difficoltà di Hamilton in Ferrari? Inevitabili, vi spiego perché”: l’opinione di Carlos Sainz da Miami

Nel giovedì del Gran Premio di Miami di F1, Carlos Sainz parla delle difficoltà di adattamento di Lewis Hamilton alla Ferrari: “Inevitabili”.

I problemi di Lewis Hamilton in Ferrari erano inevitabili: l’opinione di Carlos Sainz alla vigilia del Gran Premio di Miami di F1. Il madrileno, protagonista con il sette volte campione del mondo del mercato piloti della passata stagione, paragona la sua situazione a quella del britannico. Impossibile immaginare di essere più veloci dei propri compagni di squadra, con già ampia esperienza sulla monoposto.

Quando siamo ormai giunti al sesto appuntamento stagionale, possiamo tracciare un primo bilancio tra i piloti che hanno cambiato squadra durante l’inverno. Sotto i riflettori di tifosi e addetti ai lavori ci finisce, ovviamente, Lewis Hamilton. Il sette volte campione del mondo britannico, nonostante la vittoria nella Sprint Race di Shanghai, fatica a tenere il passo del compagno di squadra, Charles Leclerc.

Dalla squadra viene di volta in volta riconfermata massima fiducia – dopo Jeddah, Frédéric Vasseur aveva assicurato di voler dare il “2000%” del proprio supporto al #44 – ma i risultati cominciano a preoccupare. Lo stile di guida del nativo di Stevenage non pare adattarsi ad una vettura dal posteriore nervoso, importante pecca della SF-25. Secondo Carlos Sainz, però, c’era da aspettarselo.

Sainz: “Impossibile arrivare in un nuovo team ed essere subito due decimi più veloci del compagno di squadra”.

Intervistato nel paddock di Miami da Crash.net, a spiegare le difficoltà di Lewis Hamilton ci pensa Carlos Sainz: “Non ne sono stato sorpreso. Non ci sono segreti in questo sport: mi aspettavo di avere difficoltà, e mi aspettavo le avrebbe avute lui“.

“Quando ti confronti con due compagni di squadra come Alexander [Albon] e Charles [Leclerc], che conoscono a fondo la squadra e stanno già dando il massimo, puoi solo pareggiare le loro prestazioni o fare poco meglio. Non puoi arrivare in squadra e, all’improvviso, essere due o tre decimi più veloce. Non è possibile, loro sono già al limite della vettura“.

“Quando arrivi in una nuova squadra e pretendi da te stesso e da tutti quelli che ti circondano di raggiungere quel livello, sai che ci vorrà del tempo. Loro ne sanno molto più di te, quindi ci vorrà un po’ di tempo. Prima si riesce a completare questo processo, meglio è. Lewis ha avuto un weekend straordinario in Cina, ora sembra avere qualche problema in più, ci vorrà del tempo“.

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Foto Copertina: F1inGenerale

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