F1: Gp Giappone, pagelle “il maestro cala il poker!” di GM

Perdere un Gran Premio, nonostante si disponga della monoposto migliore, è un evento possibile, specialmente quando il rivale in pista è Max Verstappen. Il campione del mondo, infatti, continua a esprimere prestazioni eccezionali, portando a casa un poker di vittorie su una delle due piste al mondo che rappresentano l’apice del pilotaggio. Max Verstappen leggendario […]

Apr 7, 2025 - 07:50
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F1: Gp Giappone, pagelle “il maestro cala il poker!” di GM

Perdere un Gran Premio, nonostante si disponga della monoposto migliore, è un evento possibile, specialmente quando il rivale in pista è Max Verstappen. Il campione del mondo, infatti, continua a esprimere prestazioni eccezionali, portando a casa un poker di vittorie su una delle due piste al mondo che rappresentano l’apice del pilotaggio.

Max Verstappen leggendario

Ogni grande campione ha una gara che lo consacra nella storia, ma per Max Verstappen è l’intera annata a trasformarlo in una leggenda. Gara dopo gara, il pilota olandese continua a smontare le ambizioni dei due rivali della McLaren, mostrando una superiorità che sembra inavvicinabile.

La Strategia remissiva della McLaren

Per il team McLaren, sembra sufficiente dominare la classifica costruttori, lasciando ai due piloti l’arduo compito di contrastare Verstappen. Tuttavia, se non ci sarà un intervento decisivo da parte della Red Bull sulla monoposto, uno dei piloti della McLaren potrebbe comunque avere la meglio su Verstappen, ma non è garantito.

La condizione ideale per il Campione del Mondo

Con un rivale così forte e in uno stato di grazia costante, avere due contendenti che lottano per il titolo gioca decisamente a favore del campione del mondo. Verstappen si trova infatti a un solo punto dalla vetta, il che rende la competizione ancora più avvincente.

La Performance mediocre della Ferrari in Giappone

La Ferrari lascia il Giappone con una gara che può definirsi senza infamia e senza lode. Il distacco dai leader è risultato più contenuto del previsto, ma ciò è avvenuto principalmente grazie all’abilità di Verstappen, che ha frenato con il suo talento l’assalto della McLaren. Inoltre, Lewis Hamilton non è ancora riuscito a trovare il giusto passo con la Ferrari, rendendo difficile per lui sfruttare al meglio il materiale a disposizione.

Max Verstappen 10: Un altro record, il primo a vincere per quattro volte di fila il Gran Premio del Giappone. I rivali hanno molto su cui riflettere.

Andrea Kimi Antonelli 7: Continua a crescere, mettendo un po’ di imbarazzo nel team Mercedes. Avevano una monoposto in grado di stare con i primi, solo che è venuta fuori troppo tardi. È il più giovane a comandare un GP ed a mettere il giro veloce. Speriamo che l’essere diventato il predestinato non lo bruci in fretta.

Lando Norris 6: Ha la macchina migliore, ma su una delle piste più belle e tecniche del mondo deve arrendersi alla superiorità di pilotaggio e talento di Max Verstappen. Abbastanza da venire via da Suzuka in preda a una crisi depressiva.

Oscar Piastri 6: Aveva il passo, aveva anche la determinazione, solo che è venuta fuori nel giorno sbagliato. Doveva essere competitivo al sabato, partendo davanti.

Charles Leclerc 6: Riesce a tirare fuori il massimo da una monoposto scadente. Una bella qualifica, una buona partenza; il resto è un passo discreto senza errori.

George Russell 6: Per un momento della gara sembrava potesse attaccare la Ferrari. La Mercedes paga una qualifica scadente, mostrando un passo gara superiore. Ma senza un guizzo da grande campione non si passa a Suzuka.

Isack Hadjar 6: Nella rimescolanza di piloti Red Bull si rivela il secondo migliore di tutto il gruppo. La verità è che il team satellite va forte e cresce bene.

Alexander Albon 6: La Williams si conferma come un team capace di stare piantata stabile nei primi dieci ed, in attesa di Sainz, si prende stabilmente anche i galloni di capitano.

Oliver Bearman 6: Porta un altro punto alla Haas, importantissimo e fondamentale per un team che è in fase di costruzione.

Lewis Hamilton 5: Non comprende ancora la monoposto, non comprende ancora il team; prima o poi troverà una quadra per andare almeno al livello di Leclerc. In attesa che riesca a fare la differenza.

Suzuka 6: Una pista bellissima, stupenda, una delle due che rappresentano l’università del pilotaggio, dove una monoposto deve essere perfetta per vincere, ma che dovrebbe finire con le coppe e tutto al sabato! La domenica diventa una palla allucinante.

Williams 8: Scegliere lo sponsor giusto, sulla pista giusta, per il Gran Premio giusto, per avere la massima visibilità pur non avendo la migliore monoposto è una scelta di grande marketing.

I Bibitari 7: Hanno Max Verstappen, dovrebbero fargli una statua grossa quanto tutte le bacheche dei trofei a Milton Keynes. La monoposto ha dimostrato il suo potenziale, rimanendo invariabilmente lenta anche cambiando Tsunoda.

Chez Vasseur 6: Hanno riempito due settimane di speranze con elementi presi in fretta dallo scaffale tecnico di Maranello, ma la situazione non è cambiata. Ora si attende con trepidazione la prossima gara, tra speranze e sogni di recupero.

Frecce d’argento 6: Una monoposto che sembra andare a gasolio deve scaldarsi bene per diventare competitiva. Un difetto che diventa problematico a Suzuka. Hanno un grande talento, ma deve ancora crescere per stare davanti a Russell.

I Papaya 5: Dovevano vincere con la monoposto migliore sulla pista più tecnica, ma hanno il materiale umano nettamente inferiore rispetto al campione del mondo.