F1: GP Cina, Pagelle “Che figura di Merda!” di GM

Per ribadire il disastro della Ferrari in Cina, basta osservare il titolo delle pagelle. Continuare a discutere sarebbe come sparare sulla Croce Rossa o accanirsi su un cadavere già morto. I protagonisti, con Vasseur in prima linea, non hanno scusanti né possono addurre motivazioni plausibili; dovrebbero semplicemente chiedere scusa a tutti per la squalifica di […]

Mar 24, 2025 - 09:35
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F1: GP Cina, Pagelle “Che figura di Merda!” di GM

Per ribadire il disastro della Ferrari in Cina, basta osservare il titolo delle pagelle. Continuare a discutere sarebbe come sparare sulla Croce Rossa o accanirsi su un cadavere già morto. I protagonisti, con Vasseur in prima linea, non hanno scusanti né possono addurre motivazioni plausibili; dovrebbero semplicemente chiedere scusa a tutti per la squalifica di entrambe le monoposto.

La McLaren: forte ma non Invincibile

Detto ciò, il Gran Premio di Cina restituisce un’immagine di una McLaren forte, ma non invincibile, nonostante la roboante doppietta. La steccata nella Sprint Race e alcuni problemi tecnici emersi durante la gara hanno rivelato qualche scricchiolio di troppo. Inoltre, Piastri si è rifatto sotto, e questo non promette bene per il futuro delle regole papaya.

Mercedes Sorniona

Alle spalle delle McLaren, si staglia una Mercedes sorniona. Toto Wolff e il suo team sono consapevoli della loro forza e si limitano ad ottimizzare il massimo risultato senza correre troppi rischi. Infatti, non ha senso affannarsi quando chi sta davanti ha comunque un motore Mercedes.

Verstappen, è il Campione indomabile

Infine, Verstappen continua a fare la differenza, nonostante una monoposto diventata troppo brutta e lenta per essere vera. Il campione del mondo riesce a gestire al meglio un comparto complesso come quello della resa delle gomme, rianimando, nel momento giusto, una gara che sembrava persa definitivamente.

Oscar Piastri 10: Quando una pista gli piace e si trova a proprio agio, nessuno può fermarlo. È un osso duro da affrontare quando è in giornata di grazia.

Lando Norris 7: Si è limitato a dare il massimo per non perdere troppo terreno nella lotta per il titolo. È stato fortunato nel finale, quando ha avuto un problema ai freni.

Esteban Ocon 7: Ha saputo approfittare dei problemi della Ferrari per conquistare posizioni importanti. Non si è mai dato per vinto durante la gara e ha impartito una lezione di caparbietà al giovane pilota della Mercedes, eseguendo un bellissimo sorpasso sull’erba a oltre 300 km/h.

Kimi Antonelli 7: Ha mostrato una prestazione in crescita. Anche in Cina ha affrontato difficoltà nelle prime fasi di gara, ma una volta inserito nel gruppo ha lottato, cercando di cambiare passo. Alla fine, grazie al supporto del team, ha portato a casa punti preziosi. Ha fatto amicizia con Ocon, un pilota che sarà bene rispettare in pista.

Lance Stroll 7: Ancora una volta, con l’assenza del capitano Alonso, si è fatto trovare pronto. Ulteriori punti che non possono che giovare al suo futuro all’interno del team.

George Russell 6: Ha cercato di mantenere il secondo posto, lottando con Norris sia alla partenza che nelle fasi del primo cambio di gomme. Tuttavia, non è riuscito a ottenere di più e deve accontentarsi del terzo posto consecutivo.

Alexander Albon 7: La Williams è in crescita e lui si guadagna il ruolo di capitano, mentre Sainz continua il suo apprendistato. Lo vedremo sicuramente più in alto.

Oliver Bearman 7: La Haas sembra rinata e riesce a far emergere in parte il suo talento. Una bella gara che gli frutta punti pesantissimi.

Max Verstappen 6: Sembrava destinato a soccombere, vista la sua lentezza nelle prime fasi di gara. Tuttavia, ha trovato il modo di far rendere al meglio le gomme nelle fasi finali, conquistando un quarto posto che fa ben sperare. Continua a fare la differenza su una monoposto nettamente in difficoltà.

Carlos Sainz 6: Un voto più per demerito del suo ex team, la Ferrari, che per la prestazione personale, che ancora fatica a emergere.

Team Papaya 7: Nonostante la superiorità della loro monoposto, riescono sempre a rendere il loro dominio meno noioso possibile.

Le frecce d’argento 6: Una gara senza infamia e senza lode in Cina. Hanno massimizzato il risultato, in attesa di tempi migliori.

I bibitari 5: Di solito licenziano il secondo pilota per prestazioni inferiori a quelle di Lawson. Forse perché Tsunoda non ha più tanta voglia di lasciare l’Alfa Tauri.

Ristorante Chez Vasseur 1: Deve solo chiedere scusa a tutti a nome del team.