F1, Ferrari: la nuova strategia tecnica per il weekend sprint di Miami
Hamilton vive un periodo negativo alla Ferrari. Il britannico sta incontrando molte più difficoltà di quanto pensava, a margine della sua nuova avventura con il Cavallino Rampante. Poteva capitare senz’altro, considerando la sua esperienza molto lunga alla Mercedes: dodici stagioni dove era diventato un tutt’uno con la scuderia di Brackley. Levarsi da dosso questa seconda […]

Hamilton vive un periodo negativo alla Ferrari. Il britannico sta incontrando molte più difficoltà di quanto pensava, a margine della sua nuova avventura con il Cavallino Rampante. Poteva capitare senz’altro, considerando la sua esperienza molto lunga alla Mercedes: dodici stagioni dove era diventato un tutt’uno con la scuderia di Brackley. Levarsi da dosso questa seconda “pelle grigia” non era facile.
Il vissuto di Lewis che pesa a Maranello
L’avvio con il team di Maranello è stato dei migliori: presentazione in pompa magna, dove nella fabbrica di Via Abetone Inferiore 4 è stato acclamato come un eroe. La leggenda che incontra il mito, si leggeva su tutte le pagine del mondo. Eppure qualcosa si è inceppato molto più presto di quanto atteso. La colpa riguarda principalmente la competitività della SF-25, di certo al di sotto di quanto il team pensava.
A questo va unito un adattamento difficile, poiché la Rossa numero 44 ha una serie di comandi parecchio distanti dalle vetture che Lewis aveva guidato nella sua carriera. A questo dobbiamo aggiungere una metodologia di lavoro differente e una monoposto che parte da concetti diversi dalle wing car prodotte dalla scuderia tedesca. Fattori che tutti assieme hanno mandato in tilt il sette volte campione del mondo di F1.
Leclerc conosce l’ambiente alla perfezione e, soprattutto, nelle sei stagioni spese in Italia, ha sviluppato gli anticorpi alle critiche. Inoltre ha maturato una capacità di guidare “sopra i problemi” della monoposto, in quanto la situazione che la storica scuderia sta vivendo attualmente non è una novità per il monegasco, ampiamente abituato a stringere il volante tra le mani di auto spesso poco competitiva per gli obiettivi desiderati.
La pressione della Rossa soffoca chiunque
Parliamo di un contesto inedito per il talento di Stevenage. Sebbene pure in Mercedes abbia incontrato situazioni similari, essere parte integrante di un team rendeva il compito senza dubbio meno gravoso. Nelle ultime gare Lewis è parso arrendevole e spento. Pesa come un macigno quella frase allusiva, spiegando che determinati problemi sarebbero potuti perdurare per tutta la stagione.
Ma chi conosce un minimo Hamilton sa bene che, pure durante le annate strepitose alla Mercedes, quando le cose non andavano nel verso giusto, era solito lanciarsi in dichiarazioni particolari, dove appunto pareva che tutto stesse andando inspiegabilmente a rotoli. Sebbene la sua emotività non sia a livelli altissimi come quella di Vettel, ha dato prove che pure lui sa abbandonarsi a pensieri troppo negativi.
Per il resto, possiamo dire che vivere il mondo Ferrari non è facile nemmeno per una super star del suo calibro. Un ambiente che sa schiacciare qualsiasi individui con una forte pressione mediatica, capace di stendere qualsiasi individuo. È un po’ questa la situazione che il britannico sta vivendo. Tuttavia, nell’unica occasione per fare la differenza nell’attuale stagione, Lewis ha risposto presente aggiudicandosi la Sprint Race della Cina.
Il cambio di strategia Ferrari nella weekend Sprint
A Miami torna il particolare format fortemente voluto da Liberty Media. Uno scenario competitivo dove la sola prova libera può mischiare le carte. Hamilton ne fa parola a margine della presentazione inerente alla nuova livrea, mossa di marketing per “vendere” la propria identità in suolo americano, da sempre il mercato più redditizio per il Cavallino Rampante sin dagli anni Sessanta.
Oltre a definirsi onorato per il supporto del pubblico, che ogni fine settimana di gara spinge e sostiene la Ferrari, Lewis spende due parole importanti sulla Sprint Race. Racconta quanto il team abbia imparato in Cina, dove alla prima parte del fine settimana è succeduta una seconda alquanto nefasta, terminata con la doppia squalifica della scuderia per due ragioni, tra l’altro differenti: sottopeso e consumo eccessivo del plank.
Hamilton svela come il gruppo di lavoro ha studiato la situazione al meglio, con il chiaro obiettivo di mettere in pratica un diverso approccio che possa sostenere la squadra nella transizione tra sabato e domenica. Una piccola dichiarazione ma importante nell’equilibrio del team, che in Florida proverà ad effettuare dei cambiamenti a livello tecnico per realizzare un ulteriore passo avanti in attesa degli aggiornamenti.
Autori: Zander Arcari – @berrageiz
Immagini: Scuderia Ferrari – F1TV