F1 | Damon Hill non si risparmia su Verstappen: tra accuse di razzismo, noncuranza di Red Bull e sciovinismo

Damon Hill è tornato a parlare di Max Verstappen e Red Bull, dopo l’acceso confronto in F1 che ha spaccato l’opinione pubblica nella passata stagione

La faida tra Damon Hill, Max Verstappen e la Red Bull continua anche alla vigilia della nuova stagione di F1. Il campione del mondo 1996 è stato tra i più forti critici della guida dell’olandese, che nel recente passato ha più volte “oltrepassato il limite“. Da questa stagione non sarà più parte del team di Sky Sports F1, accusato soltanto pochi mesi fa di avere pregiudizi verso chiunque non sia inglese.

Lo stile di guida di Max Verstappen è da anni al centro di un’intensa attenzione mediatica. Uno stile di guida (molto, forse eccessivamente) aggressivo, talvolta noncurante dei propri avversari, spessissimo sul filo delle regole. Tra Austria, Austin e Messico, la passata stagione, i momenti controversi non sono mancati. Così come non sono mancate feroci critiche indirizzate all’olandese.

La squadra inglese di Sky Sport non ha mancato di dire la sua. In particolar modo, Damon Hill e Johnny Herbert si sono schierati contro l’olandese, suggerendo che non sia nelle sue corde il guidare in modo “corretto“. Commenti che non hanno lasciato Red Bull indifferente, pronta a prendere le difese del proprio pilota insieme a Jos Verstappen, che ha parlato di “persone di parte” nel paddock.

Hill: “La Red Bull ha delle responsabilità nei confronti di Verstappen”

In una lunga intervista rilasciata a Tom Cary, del Telegraph, Damon Hill torna sulla questione: “La Red Bull difende il suo punto di vista con forza. A loro non piacciono le critiche a Max. E non hanno gradito, in particolare, alcune delle cose che sono state dette. Nel complesso, hanno sempre sostenuto che Sky favorisca i piloti britannici, il che è davvero ingiusto, credo. In realtà credo che ci sia un desiderio [opposto]“.

“Non credo che Sky voglia essere accusata di essere di parte. Penso che vogliano essere un’emittente equa di questo sport. Inoltre, non vogliono che venga negato loro l’accesso ad una figura molto importante di questo sport. E credo che la Red Bull lo sappia e che faccia pressione, se necessario. Ma io non sono anti-Max. Questo è il punto. Penso che Max sia brillante. Mi piace, è sensazionale“.

“Ma quando ho pensato che avesse oltrepassato il limite, l’ho detto. E credo che la Red Bull abbia una responsabilità nei confronti dello sport, capite? Se il loro pilota supera il limite a volte, hanno la responsabilità di dire: ‘Non puoi farlo’. E non lo fanno. Questo è sempre stato il mio problema con loro. Hanno quasi dato carta bianca a Max e protetto il loro pilota dal non rispettare il regolamento, se così si può dire“.

Max Verstappen “piangerebbe come un bambino”, a parti invertite

L’inglese torna poi sui fatti della passata stagione: “L’anno scorso Max ha interpretato correttamente a suo vantaggio la regola sul sorpasso, sull’essere davanti all’apice, all’interno. Non c’è nulla nel regolamento che dica che non si può fare. Ed è emozionante vedere la gente che si butta all’interno. Solo che nessun altro pilota lo fa. E se qualcuno lo facesse con lui, piangerebbe come un bambino“.

“E questo è uno dei miei problemi con loro. La Red Bull non riesce ad accettarlo. No, è davvero un po’ deludente, per non dire altro, il fatto che a loro piaccia essere considerati i più forti del gruppo, ma quando qualcosa non va come vorrebbero, si mettono a piangere“.

“Come ho detto, mi piace Max. Quello che non mi piace è lo sciovinismo. E non mi piace il fatto che sia diventato un ‘siete contro di noi perché non siamo britannici‘ e tutte quelle sciocchezze, che sono state usate come un modo per farci pressione. È assolutamente ingiusto insinuare che ci sia una sorta di anti-olandesità. Cosa si può fare? Pensavo di essere lì per esprimere la mia opinione“.

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Foto Copertina: F1inGenerale

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