F1 | Albon vola e Sainz cerca risposte: luci e ombre per la Williams nel primo scorcio di stagione
F1 Sainz Albon – Il 2025 della Williams è iniziato nel segno della crescita. Dopo anni difficili, la scuderia di

F1 Sainz Albon – Il 2025 della Williams è iniziato nel segno della crescita. Dopo anni difficili, la scuderia di Grove sembra finalmente aver imboccato la strada giusta, come dimostrano i 17 punti raccolti da Alexander Albon nei primi due appuntamenti iridati. Un bottino che eguaglia l’intero bilancio del team nel 2024, ottenuto in 24 gare, e che riflette i progressi compiuti sia sul piano tecnico sia nella gestione sportiva.
La FW47 ha sorpreso sin dai test invernali per la sua efficacia sul giro secco e per una base solida che ha consentito ai tecnici guidati da James Vowles di lavorare con maggiore serenità. Una vettura versatile, che ha dimostrato di poter competere a centro gruppo e, in alcune condizioni, anche di inserirsi nella lotta per posizioni di rilievo. Albon ha saputo sfruttare appieno il potenziale del nuovo progetto, adattandosi con prontezza alle caratteristiche della monoposto. Le sue prestazioni consistenti e incisive, unite a una condotta di gara solida, hanno permesso al team britannico di avviare la stagione con fiducia.
Sainz e l’analisi del debutto in Williams
Dall’altro lato del box, invece, Carlos Sainz ha incontrato maggiori difficoltà. Il pilota spagnolo, alla prima stagione con il team inglese dopo l’addio alla Ferrari, ha chiuso i primi due Gran Premi con appena un punto all’attivo. A complicare ulteriormente il bilancio, l’errore commesso a Melbourne durante una fase di Safety Car, che ha compromesso una gara altrimenti in rimonta.
A margine del weekend cinese, Sainz ha analizzato le proprie prestazioni, ammettendo le difficoltà incontrate nel trovare il giusto feeling con la vettura: “È stato un fine settimana complicato. Nei test di Abu Dhabi e in Bahrain mi ero sentito subito a mio agio, ma poi ho perso quelle sensazioni. Non riesco a capire cosa sia cambiato. Abbiamo dieci giorni per capire cosa non ha funzionato – ha aggiunto –. Serve concentrazione, lavoreremo per tornare competitivi già a Suzuka”.
Il madrileno ha anche sottolineato come la strategia sia stata corretta, ma la mancanza di passo e la necessità di gestire il consumo di carburante abbiano inciso negativamente sulla performance complessiva. Un quadro che impone al team un’attenta analisi per individuare eventuali criticità e intervenire in vista del prossimo appuntamento in Giappone.
In cerca di risposte
Con l’attenzione del team già proiettata verso le sfide regolamentari del 2026, il rendimento attuale rappresenta un segnale incoraggiante, ma anche un banco di prova per verificare la solidità del progetto. Williams sembra aver ritrovato slancio, ma per confermare il salto di qualità servirà continuità di risultati e una piena integrazione tra i due piloti.