Expedia sotto pressione: meno turisti verso gli Stati Uniti
Expedia Group ha rispettato le attese finanziarie nel primo trimestre 2025, ma ha dovuto affrontare criticità significative nel mercato statunitense, in particolare sul fronte dell’inbound tourism. I dati parlano chiaro: le prenotazioni in arrivo dal Canada sono crollate del 30%, a testimonianza di un clima di fiducia in calo e di una domanda internazionale per ... L'articolo Expedia sotto pressione: meno turisti verso gli Stati Uniti proviene da GuidaViaggi.

Expedia Group ha rispettato le attese finanziarie nel primo trimestre 2025, ma ha dovuto affrontare criticità significative nel mercato statunitense, in particolare sul fronte dell’inbound tourism.
I dati parlano chiaro: le prenotazioni in arrivo dal Canada sono crollate del 30%, a testimonianza di un clima di fiducia in calo e di una domanda internazionale per gli Stati Uniti in evidente affanno.
Stime riviste
Secondo Ariane Gorin, ceo di Expedia, il calo di fiducia dei viaggiatori ha pesato in modo sensibile sulla domanda domestica, che storicamente rappresenta due terzi del business del gruppo. Complessivamente, la domanda globale di viaggi verso gli Usa ha segnato un -7%, con i turisti europei sempre più attratti da mete alternative in America Latina.
Numeri misti tra b2b e b2c
Nel primo trimestre, Expedia ha registrato una crescita del 3% dei ricavi, raggiungendo i 2,99 miliardi di dollari, e un aumento del 4% delle prenotazioni lorde, per un totale di 31,45 miliardi di dollari. A trainare la performance è stato il segmento b2b, in crescita del 14%, sostenuto dalla domanda nell’area Asia-Pacifico.
Al contrario, il b2c – che comprende brand come Vrbo e Hotels.com – ha perso terreno, registrando un calo del 2%. Nonostante un aumento del 6% delle notti alberghiere prenotate, Expedia ha chiuso il trimestre con una perdita netta di 200 milioni di dollari, in aumento del 49% rispetto all’anno precedente.
Riorganizzazione e nuove priorità
Questi risultati arrivano dopo una ristrutturazione avviata nel 2024, che ha portato a una riduzione del personale del 4% e al taglio del 7% dei collaboratori esterni. Obiettivo dichiarato: semplificare le operazioni, contenere i costi e reinvestire in iniziative strategiche. Secondo il cfo Scott Schenkel, le misure mirano a migliorare l’efficienza e proteggere i margini in un contesto globale incerto.
Previsioni al ribasso
Expedia ha quindi rivisto al ribasso le previsioni per il 2025: ora si attende una crescita tra il 2% e il 4% sia per i ricavi sia per le prenotazioni. E mentre il concorrente Booking Holdings accelera grazie a un’esposizione minore al mercato statunitense, il gruppo Expedia si prepara a un anno di sfide e transizioni.
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