Ethereum: ecco la roadmap per la privacy di Vitalik Buterin

Un documento stranamente breve e conciso, senza tempistiche, che propone di fatto di alzare facoltativamente il livello di privacy sul layer-1

Apr 11, 2025 - 12:31
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Ethereum: ecco la roadmap per la privacy di Vitalik Buterin
ethereum privacy roadmap

Oggi, il celebre co-fondatore di Ethereum, Vitalik Buterin, ha pubblicato la sua roadmap per la privacy di Ethereum.

Si tratta di un documento relativamente corto, visti gli standard di Buterin, pubblicato su Ethereum Magicians, dove per ora ha raccolto solo poco più di 2.000 views. D’altronde si tratta comunque di un documento tecnico rivolto principalmente alla comunità degli sviluppatori, quindi non c’è da attendersi che possa essere letto da milioni di persone.

La privacy roadmap di Ethereum proposta da Vitalik Buterin

La roadmap di Buterin riguarda specificatamente proprio il layer-1 di Ethereum, ovvero la sua blockchain nativa di base.

Da questo punto di vista il livello di privacy di Ethereum non è mai stato particolarmente sviluppato, in linea con quello della blockchain di Bitcoin.

Per ottenere maggiore privacy su Ethereum occorre utilizzare degli strumenti o basati su smart contract, o su piattaforme esterne, e quindi non nativi.

L’idea esplicitata da Buterin è comunque quella di migliorare la privacy degli utenti di Ethereum senza apportare modifiche al consenso di Ethereum, ovvero con modifiche non profonde.

In particolare il suo ragionamento si concentra su privacy dei pagamenti on-chain, anonimizzazione parziale dell’attività on-chain all’interno delle applicazioni, privacy delle letture on-chain e anonimizzazione a livello di rete.

I dettagli della roadmap: Vitalik Buterin vuole aumentare la privacy su Ethereum

Questa specifica roadmap di Buterin dedicata al tema della privacy a sua detta può essere combinata con una roadmap lungo termine che invece miri ad apportare modifiche più profonde al layer-1, o all’introduzione di rollup specifici per applicazioni che preservano la privacy, o all’introduzione di altre funzionalità più complesse.

Probabilmente è per questo motivo che risulta essere così corta, dato che spesso Buterin invece ci ha abituato a documenti molto più lunghi e complessi.

Gli obiettivi del percorso immaginato da Vitalik Buterin sono quelli di ottenere una gran parte delle transazioni private, ma con attività pubbliche all’interno di ogni singola applicazione con collegamenti privati tra le varie attività all’interno di differenti applicazioni, di ottenere garanzie sulla privacy che valgono sia contro gli avversari che osservano passivamente la catena che contro gli avversari che gestiscono i nodi RPC.

La roadmap per le modifiche non profonde infatti si limita a nove punti, senza dare tempistiche.

I nove punti

  1. Integrare strumenti per la privacy, come Railgun o Privacy Pool, direttamente nei wallet esistenti.
  2. Spostare l’ecosistema verso “un indirizzo per applicazione” come impostazione predefinita.
  3. Salvaguardare per impostazione predefinita la privacy degli invii a se stessi.
  4. Implementare FOCIL ed EIP-7701, per l’astrazione degli account e migliorare la resistenza alla censura di tutte le transazioni.
  5. Integrare la privacy RPC basata su TEE nei wallet già esistenti.
  6. Sostituire i TEE con il recupero di informazioni private (PIR), non appena questa tecnologia sarà pronta.
  7. Connettere i wallet a più nodi RPC, opzionalmente tramite una mixnet, utilizzando un nodo diverso per ogni dapp.
  8. Lavorare su protocolli di aggregazione delle prove per condividere un’unica prova on-chain tra più transazioni.
  9. Lavorare su wallet keystore che garantiscano la privacy.

La discussione della community

Ovviamente questa proposta di Buterin ha generato una discussione.

Il tema però sembra appassionare solo i tecnici, o chi è attento alle questioni della privacy, ma non sembra stia generando una discussione particolarmente ampia. Inoltre gli utenti comuni risultano essere molto distaccati, forse perchè si tratta comunque di argomenti molto tecnici.

C’è anche la possibilità che molte persone facciano fatica ad immaginare l’evoluzione futura concreta dei progetti crypto, e che pertanto si appassionino poco a questi temi.

Invece la community degli sviluppatori è attenta a tali questioni, sia perchè richiedono ovviamente un bel po’ di sviluppo, sia soprattutto perchè la roadmap di Buterin, come al solito, disegna una direzione abbastanza precisa su cosa si debba andare a sviluppare.

Va però infine aggiunto che non sembra che la questione della privacy in questo momento sia comunemente considerata una di quelle più importanti dagli utenti, anche se invece molto probabilmente lo è, soprattutto con il moltiplicarsi dell’utilizzo delle transazioni on-chain.