Ecco perché puntare su duration europea e Bund in un contesto di risk-off
“Nel contesto attuale, percepito come “di risk-off”, manteniamo un approccio bilanciato nell’azionario, guardando al di là degli Stati Uniti e investendo nel più ampio bacino delle azioni globali. Per quanto riguarda l’obbligazionario, l’aumento del premio di rischio sta determinando un maggior interesse verso i bond sovrani. In particolare, con l’inflazione inferiore alle attese nell’eurozona e... Leggi tutto

“Nel contesto attuale, percepito come “di risk-off”, manteniamo un approccio bilanciato nell’azionario, guardando al di là degli Stati Uniti e investendo nel più ampio bacino delle azioni globali. Per quanto riguarda l’obbligazionario, l’aumento del premio di rischio sta determinando un maggior interesse verso i bond sovrani. In particolare, con l’inflazione inferiore alle attese nell’eurozona e la politica accomodante della BCE, rimaniamo positivi sulla duration europea e sui Bund”. Ad affermarlo sono gli esperti di Candriam, che di seguito illustrano e spiegano nel dettaglio la view.
Nell’azionario, manteniamo un sottopeso sui titoli statunitensi, poiché i crescenti rischi per la crescita e l’incertezza politica mettono in discussione la sostenibilità dell’“eccezionalismo statunitense”. Le tensioni commerciali, i timori sulle politiche fiscali e i vincoli di politica monetaria pesano sulle aspettative degli utili delle aziende, mentre le valutazioni elevate lasciano poco margine di errore.
Al contrario, i titoli azionari europei stanno beneficiando dell’orientamento verso le politiche di stimolo fiscale e alcuni mercati emergenti offrono opportunità interessanti. Tuttavia, il rischio di una guerra commerciale che si sta profilando ridimensiona le prospettive per i due comparti e ci porta a mantenere un posizionamento neutrale su entrambi, in particolare sulla Cina, la cui recente sovraperformance rispetto ai mercati globali è destinata a ridursi. La maggior parte degli annunci di misure di stimolo è infatti ormai alle spalle e la stagione degli utili è ampiamente conclusa.
A livello settoriale, rimaniamo selettivi, orientandoci verso i settori difensivi con profili di reddito stabili, riducendo al contempo l’esposizione alle aree più sensibili ai rischi di rallentamento economico, in linea con un contesto di fine ciclo in cui il posizionamento difensivo diventa fondamentale.
In Europa, la spesa fiscale crea un ambiente più favorevole per gli investimenti a lungo termine e beneficia in particolare i titoli industriali e a media capitalizzazione.
Negli Stati Uniti, abbiamo ridotto la nostra esposizione ai titoli finanziari, poiché i timori per la crescita, l’incertezza politica e la cautela della Fed pesano sulle prospettive degli utili del settore. Il rallentamento della crescita dei prestiti e l’inasprimento delle condizioni di credito potrebbero mettere ulteriormente sotto pressione la redditività.
Sia negli Stati Uniti che in Europa, cerchiamo società con caratteristiche difensive che tendono a sovraperformare nei periodi di rallentamento e di maggiore volatilità.
Sul fronte dei titoli di Stato, quelli europei continuano a beneficiare della politica accomodante della BCE e degli stimoli fiscali. In particolare, rimaniamo positivi sui Bund.
Abbiamo un posizionamento neutrale sui Treasury statunitensi, in quanto i rischi di crescita, le tensioni commerciali e una Fed paziente ne rafforzano il ruolo di bene rifugio. Con una politica monetaria ancora reattiva e pressioni inflazionistiche contenute, c’è spazio per un ulteriore calo dei rendimenti.
Per la diversificazione del portafoglio occorre considerare gli investimenti alternativi che svolgono un ruolo fondamentale: i metalli preziosi, come l’argento e l’oro, restano interessanti come copertura contro l’inflazione e l’incertezza economica.
Per quanto riguarda le valute, i tassi di cambio rimarranno al centro delle discussioni commerciali e delle dinamiche di mercato generali.
Inoltre, lo yen giapponese potrebbe apprezzarsi ulteriormente in risposta ai tassi più elevati nella regione e al suo status di bene rifugio.