Ecco Il cappello di paglia. Querci sceglie il Politeama per il debutto nazionale
Il nuovo spettacolo dell’attore e regista in scena domenica pomeriggio "E’ proprio come lo sognavo, comico, dolce, poetico e imprevedibile". Un cast affiatato, la musica e in scena 150 cappelli, l’omaggio alla tradizione . .

Promette di essere un’edizione da record, con ben 150 cappelli in scena che esprimono il meglio dell’artigianato toscano, quell’eccellenza del saper fare che ha incorniciato anche i volti di dive hollywoodiane come Audrey Hepburn a Julia Roberts. Non sarà l’unico riferimento cinematografico presente ne "Il cappello di paglia di Firenze", nella nuova edizione firmata da Sandro Querci che debutterà in prima nazionale domenica alle 16, per chiudere in allegria la stagione del Politeama: la colonna sonora sarà arricchita dai successi internazionali del maestro Riz Ortolani, il primo compositore italiano ad aver vinto un Golden Globe nel 1966. Esilarante, comico, poetico, dolce, malinconico, travolgente, imprevedibile: così definisce il suo nuovo spettacolo l’artista campigiano che a Prato è molto legato (ha studiato qui e qui è cresciuto). Querci ne è l’interprete, ne cura la direzione artistica, la regia, l’adattamento e la scenografia. Con lui, la Compagnia del Buono porterà una nuova ventata di comicità e leggerezza al titolo già vincitore del premio Italive nel 2016 come migliore regia, grazie a un cast affiatato di performer, composto da Alessandro Calonaci, Camilla Gai, Emiliano Geppetti, Camillo Grassi, Antonio Lanza, Francesca Nerozzi, Sandro Querci, Silvia Querci, Elena Talenti.
Nella nuova riscrittura di Querci, "Il cappello di paglia di Firenze" tratto dall’opera di Eugène Labiche diventa un gioiello alla francese dal sapore internazionale, una commedia musicale che parla di toscanità nell’esaltare lo spirito delle trecciaiole della piana fiorentina, a metà fra vaudeville e genere popolare. "Ho voluto fondere tanti generi di teatro, dal cabaret alla commedia dell’arte, dal vaudeville al musical, con elementi di metateatro, esaltando la vena comica – racconta Querci - Ciò di cui vado più fiero è stato lavorare sulla parte creativa avendo un testo già preesistente, aver preso il canovaccio del susseguirsi degli eventi, e aver completamente riscritto, reinventato la commedia. In questa nuova versione Il cappello di paglia di Firenze è proprio come l’avevo sognato. E non mancherà un simpatico siparietto sulle trecciaiole".
Nel 1851 andò in scena per la prima volta "Un chapeau de paille d’Italie", un testo con i tempi comici della commedia dell’arte e col gioco dell’equivoco che ha fatto la storia del teatro mondiale. A metà Novecento Nino Rota ne farà una delle opere liriche più rappresentate al mondo. Per il nuovo allestimento al Politeama saranno indossati in scena più di 150 cappelli di paglia offerti dalle aziende del Consorzio del Cappello di Firenze. La storia ruota intorno alla ricerca spasmodica da parte di Francesco Leoni, futuro sposo novello, di un cappello di paglia fabbricato a Firenze, mangiato dal suo cavallo mentre brucava l’erba. Il problema è che Francesco dovrebbe sposarsi tre ore dopo, ma la proprietaria ne rivendica l’immediata restituzione, minacciando l’uccisione da parte dell’amante. Si scatenerà una girandola di equivoci e imprevisti fino al colpo di scena finale.
Un gradito ritorno a Prato quello di Sandro Querci, dopo gli ultimi lavori che lo hanno visto protagonista con Il gatto in cantina e L’acqua cheta proprio al Politeama. Per Il cappello di paglia di Firenze il costo del biglietto è di 25 euro, 15 euro ridotto under 14 e 20 euro ridotto over 65. È possibile acquistare i biglietti attraverso i circuiti Ticketone o Boxoffice oppure direttamente in biglietteria del teatro.