Ecco come l’Europa risponderà (forse) ai dazi di Trump

Che cosa sta studiando la Commissione europea per rispondere ai dazi di Trump su acciaio e alluminio. Estratto dal Mattinale Europeo.

Feb 12, 2025 - 08:50
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Ecco come l’Europa risponderà (forse) ai dazi di Trump

Che cosa sta studiando la Commissione europea per rispondere ai dazi di Trump su acciaio e alluminio. Estratto dal Mattinale Europeo

I dazi su alluminio e acciaio non sono una sorpresa per l’Ue. Erano già stati imposti da Trump durante il suo primo mandato nel 2018. La Commissione di Jean-Claude Juncker aveva risposto con dazi compensativi su diversi prodotti americani – dalle motociclette Harley Davidson al bourbon – per un valore di 2,8 miliardi di euro. Altre misure compensative su merci per un valore di 3,5 miliardi di euro sarebbero dovute entrare in vigore il primo giugno 2021. Ma un accordo tra la Commissione di Ursula von der Leyen e l’Amministrazione di Joe Biden ha portato alla sospensione di tutti i dazi fino al 31 marzo del 2025. Nessuno a Bruxelles aspettava che l’Amministrazione Trump prorogasse la tregua commerciale con l’Ue firmata dal suo predecessore. La Commissione può dunque riattivare rapidamente tutte le contromisure previste dalla disputa del 2018, colpendo merci americane per un valore di oltre 6 miliardi di euro miliardi di euro.

LE CONTROMISURE DI BRUXELLES AI DAZI DI TRUMP

Se la guerra commerciale di Trump si estenderà oltre l’alluminio e l’acciaio, la Commissione ha già preparato contromisure in altri settori. Ursula von der Leyen ha dato ordine ai suoi servizi di iniziare a lavorare sulla rappresaglia commerciale già prima dell’elezione di Trump in novembre.

La scelta che ha di fronte la Commissione, in consultazione con gli Stati membri, è se limitarsi alla reciprocità dei dazi oppure colpire i settori americani che hanno un importante valore aggiunto sul mercato europeo. “Sono stati costruiti diversi scenari”, ci ha confermato un funzionario dell’Ue. L’Ue ha nel suo arsenale anche armi offensive più potenti dei dazi compensativi.

LO STRUMENTO ANTI-COERCIZIONE ECONOMICA

La Commissione sta valutando la possibilità di usare lo strumento anti coercizione economica per rispondere a Trump, in particolare se il presidente americano userà i dazi come strumento di pressione politica contro gli europei come ha fatto con Messico e Canada. Lo strumento era stato pensato per la Cina, ma si adatta perfettamente ai tentativi di Trump di appropriarsi della Groenlandia o di imporre l’aumento della spesa per la difesa attraverso estorsioni di carattere economico.

Lo strumento consente all’Ue di bloccare l’importazione o l’esportazione di merci, escludere imprese dalle gare di appalto, limitare gli scambi di servizi, gli investimenti esteri diretti, la protezione della proprietà intellettuale e le attività bancarie, assicurative e finanziarie. Secondo il Financial Times, lo strumento anti coercizione potrebbe essere usato contro le “BigTech” americane.

POSSIBILE ACCORDO SUL GNL E SULLE AUTO?

Gli europei sperano di non dover ricorrere a tutto il loro arsenale di difesa commerciale e di convincere Trump a concludere un “deal” che permetta di evitare la guerra dei dazi. Commissari, ministri degli Stati membri, parlamentari e altri responsabili hanno già indicato la possibilità di aumentare gli acquisti di gas naturale liquefatto e di armi dagli Stati Uniti. L’offerta potrebbe essere allargata al settore auto.

Il Gnl americano consentirebbe agli europei di tagliare le importazioni dalla Russia perché è “fungibile”, ma “deve essere a un prezzo competitivo”, ha detto al Mattinale europeo il ministro degli Esteri polacco, Radoslaw Sikorski. “Se questa nuova amministrazione Trump è disposta a continuare a rifornire l’Ucraina con la sua base industriale di difesa, il conto sarà pagato dagli europei”, ha detto il segretario generale della Nato, Mark Rutte, il 23 gennaio.

Bernd Lange, il presidente della commissione Commercio al Parlamento europeo, ha svelato che von der Leyen potrebbe offrire a Trump una riduzione dei dazi sulle importazioni di auto dagli Stati Uniti.

(Estratto dal Mattinale europeo)