Ecco come cambia la spesa della fascia media in adv
Chi entra in agenzia per acquistare una vacanza oggi cerca il compromesso, con la consulenza dell’agente di viaggio. Se la fascia medio-alto spendente accetta i nuovi listini maggiorati, chi ha budget più ristretti taglia qualche notte e guarda mete diverse. Dopo la pandemia, il cliente ha compreso che le dinamiche sono cambiate e che, se vuole ... L'articolo Ecco come cambia la spesa della fascia media in adv proviene da GuidaViaggi.

Chi entra in agenzia per acquistare una vacanza oggi cerca il compromesso, con la consulenza dell’agente di viaggio. Se la fascia medio-alto spendente accetta i nuovi listini maggiorati, chi ha budget più ristretti taglia qualche notte e guarda mete diverse.
Dopo la pandemia, il cliente ha compreso che le dinamiche sono cambiate e che, se vuole viaggiare con lo stesso budget del 2019, deve trovare strategie diverse.
Budget eroso dall’inflazione
Il budget destinato alle vacanze della clientela medio-spendente è sicuramente impattato dagli aumenti del costo dei servizi.
Secondo una recente ricerca di Assoviaggi Confesercenti, rispetto allo scorso anno, i trasporti hanno registrato un incremento dell’11,5%, mentre alloggi e ristorazione sono saliti del 12%, spinti principalmente dai rincari energetici.
La fascia media riduce i giorni
La domanda del cliente medio, abituato ad acquistare in agenzia, ha dovuto cambiare le proprie abitudini.
Come spiega Lucio Fossati di Saf Viaggi di Lissone “il cliente di fascia media sta modificando le proprie scelte: se prima prediligeva Grecia e Spagna, oggi si orienta verso il Mar Rosso e la Tunisia. I nostri clienti mantengono invariati i giorni di vacanza previsti, ma scelgono mete più economiche. In alternativa, riducono la durata del soggiorno – da 15 a 10 giorni, ad esempio – e non necessariamente si affidano ai tour operator. Costruiamo in agenzia pacchetti su misura, assemblando i servizi e proponendo destinazioni diverse, come Cipro o la Costa del Sol, aggiungendo attività nelle aree interne. L’Italia, con l’aumento dei prezzi, sta diventando proibitiva per questa fascia di clientela”.
Lungo raggio in buona salute
I viaggiatori medio-alto spendenti invece, hanno definitivamente voltato pagina, orientandosi su mete lontane e pacchetti completi, anche a costo di spendere di più. Fabiana Raffani, titolare dell’agenzia Avventure Esotiche di Aprilia, conferma una netta ripresa del lungo raggio e una maggiore consapevolezza nella spesa turistica: “finalmente nel 2025 il cliente ha capito che i costi dei viaggi sono aumentati. Stiamo notando un incremento di spesa anche a parità di fascia media. Le famiglie fanno più sacrifici ma non rinunciano al viaggio”.
Il ritorno dei grandi tour guidati
Sempre secondo l’esperienza dell’agente romana, in agenzia la domanda cresce soprattutto per tour organizzati e mete orientali: “le destinazioni vincenti restano tutte quelle del sud-est asiatico. Invece di andare negli Stati Uniti, dove si spende molto in loco, scelgono mete come Thailandia, Indonesia o Vietnam, dove la spesa è più contenuta”.
“C’è una grandissima richiesta di tour guidati, che costano di più, ma offrono maggiore comfort. Anche chi potrebbe andare in Giappone da solo, oggi preferisce il pacchetto completo, con guida, volo, hotel e trasferimenti. Lo vedono sui social e lo desiderano” aggiunge la titolare.
Il cliente cerca valore, anche con prezzi più alti
L’ aumento dei prezzi non spaventa particolarmente la fascia di clienti che possono contare su un portafoglio leggermente più ampio. “Se non possono andare alle Maldive per nove notti, ci vanno per sette. Oppure scelgono altre opzioni, sempre a lungo raggio, ma con dei costi più contenuti come, ad esempio, la Repubblica Dominicana. I clienti che vengono in agenzia non rinunciano al viaggio e sono consci del fatto che non si può più viaggiare come prima della pandemia, in termini di budget. Solo per citare un esempio, la stessa Repubblica Dominicana oggi non costa più 3.000 euro a coppia, ma 6.000. E lo accettano” afferma Raffani.
Il comfort è diventato una priorità, anche nei voli: “Molti scelgono voli diretti invece di quelli con scalo; il cliente oggi cerca la comodità, anche se costa di più” conclude l’agente.
Francesca Motta
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